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Borse, Nikkei a picco (-2,7%) dopo il Pil Usa. La Banca del Giappone non fa nuove mosse

TOKYO - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in pesante ribasso del 2,69% a 19.520,01 punti, con una perdita di circa 539 punti. Il mercato azionario giapponese si è indirizzato in forte calo fin dall'inizio delle contrattazioni, tra realizzi incoraggiati dalla debolezza del Pil statunitense, dal calo delle Borse europee e da alcuni risultati finanziari di grandi aziende (come Honda e Ntt Docomo) inferiori alle attese.

L'indice Nikkei è dunque franato nel quadro di rinnovate incertezze sullo stato di salute dell'economia Usa e sulla evoluzione della politica monetaria della Federal Reserve, e ha proseguito la discesa dopo l'annuncio della Banca del Giappone sulla conferma della politica monetaria (qualche analista si aspettava già in questa occasione mosse di ulteriore allentamento da parte dell'istituto guidato da Haruhiko Kuroda). Lo yen si è rafforzato sotto quota 119 nei confronti del dollaro, penalizzando gli esportatori.

Tra i titoli in difficoltà, spicca quello di Honda Motor dopo pronostici deludenti sul business di quest'anno. Cedono anche le azioni di Takeda Pharmaceutical, il principale gruppo farmaceutico giapponese, sull'onda dell'annuncio del primo bilancio in rosso della sua storia dovuto a una enorme contabilizzazione in perdita relativa a una controversia legale su un antidiabetico negli Stati Uniti.

Non ha giovato nemmeno il dato sulla produzione industriale in Giappone, calata (per il secondo mese consecutivo) dello 0,3% in marzo rispetto a febbraio (sia pure un po' meno delle prevalenti attese). Le scorte risultano in ascesa al massimo livello dal febbraio 2009.

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