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Investimenti per 1,3 milioni. Equity crowdfunding al palo

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FINANZA ALTERNATIVA

Investimenti per 1,3 milioni. Equity crowdfunding al palo

Quindici piattaforme autorizzate ma soltanto 6 quelle attive. Ventidue i progetti “in vetrina” e 4 i casi di successo: su 7,4 milioni di euro richiesti dalle start up innovative appena 1,3 milioni gli euro finanziati. Un po' poco per l'equity crowdfunding italiano, il primo ad aver avuto un regolamento a livello internazionale: il documento Consob data infatti 26 giugno 2013. Scarsi risultati vista anche la potenziale platea di 3.750 start up innovative, senza includere le pmi.

Tutti questi dati (al 13 aprile 2015) sono stati forniti, nel corso di un convegno organizzato a Milano, dal management di Symbid Italia, filiale della società olandese, una delle prime piattaforme di equity crowdfunding al mondo, quotata negli States, che in Italia ha trovato un alleato del calibro di Banca Sella. Amministratore delegato in Italia, Marco Bicocchi Pichi, tra gli ispiratori, assieme all'associazione Italia Start up, del Decreto Crescita approvato nel 2012.

Piattaforma pre-quotazione
L'ingresso degli olandesi, assieme al decreto “investment compact” del gennaio scorso (convertito in legge in marzo), potrebbero essere i due fattori che daranno la scossa a un importante strumento per le aziende italiane a caccia di finanziamenti. «La piattaforma è in fase di completamento. Pensiamo di partire a settembre – spiega Bicocchi Pichi –. Symbid Italia è una Spa con 255mila euro di capitale sociale». La maggioranza è della holding olandese (50,10%); Banca Sella ha il 29,94% e Bicocchi Pichi ne possiede il 19,96 per cento. L'ad di Symbid Italia non si sbottona sulla prima start up che metterà sul portale: «Comunque – spiega – dovrà essere una società che fa gola pure a fondi di venture capital e business angel». Un'azienda innovativa e già conosciuta sul mercato: qualcosa che faccia rumore. «L'idea è di creare un percorso simile all'Elìte di Borsa Italia – sottolinea il manager, ex business angel – il cui sbocco naturale sia poi la quotazione sul listino Aim per esempio». Una piattaforma che prepara quindi il passaggio in Borsa.

Pmi innovative e fondi
«Sono due le novità introdotte dalla legge 33 del 2015 che ha convertito il decreto legge “investment compact” – rileva l'avvocato Giovanni Cucchiarato dello studio legale Jenny che ha organizzato il convegno milanese –. All'equity crowdfunding potranno rivolgersi anche le pmi innovative. Inoltre gli Oicr (fondi e Sicav, ndr) e le società di capitali che investono prevalentemente in start up e pm innovative, potranno raccogliere capitali mediante campagne online sui portali autorizzati da Consob». Le novità possono essere approfondite all'indirizzo http://bit.ly/1GvIgOY, dove si può consultare la scheda di sintesi del ministero dello Sviluppo economico (Mise).
In quella legge di conversione è stato infine risolto il problema del trasferimento delle quote di Srl (start up innovative e ora anche pmi), attraverso la dematerializzazione. L'obiettivo? Lo specifica nella nota il Mise: «Riduzione degli oneri annessi» e creazione di un mercato secondario per la compravendita delle quote.

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