Finanza & Mercati

Il paradosso dell’euro che scende e le Borse Ue che salgono. Ecco il…

  • Abbonati
  • Accedi
CONTRADDIZIONI

Il paradosso dell’euro che scende e le Borse Ue che salgono. Ecco il perché

Le Borse europee salgono e l’euro scende. I listini azionari del Vecchio continente riprendono fiato e la divisa unica cala. Si tratta di un andamento un po’ strano. Un paradosso che, da tempo, si concretizza nei mercati. E viene da chiedersi il perché. Ad una prima lettura, infatti, dovrebbe accadere l’esatto contrario. Cioè, a fronte di un mondo finanziario globalizzato, le monete sono spesso influenzate da flussi di capitali stranieri. Così, nel momento in cui le Borse scendono (ipoteticamente anche a causa di capitali extra-Ue che vendono) la divisa unica dovrebbe anch’essa calare. Ma questo, per l’appunto, non capita. Ecco, quindi, che si pensa al paradosso!

Certo, sui cambi incidono molte altre variabili. In primis, il prezzo del petrolio. L’oro nero, si sa, è inversamente correlato al dollaro. Quando quest’ultimo sale, essendo il barile scambiato in biglietti verdi, tutti gli importatori diminuiscono il loro potere di acquisto. A parità di moneta disponibile il petrolio acquistato è di meno e, quindi, il suo prezzo cala. Così, quando il barile scende il biglietto verde alza la testa. O, se si vuole, l’euro scivola all’ingiù. Cioè, proprio quello che succede in questi giorni. Ciò detto, però, questo meccanismo non è sufficiente a superare il paradosso. Il mercato valutario, insomma, deve essere influenzato da qualche altro elemento.

Già, ma quale? Una delle ipotesi che più si fa largo tra gli esperti è la seguente. Gli investitori stranieri nel momento in cui sono venuti in Europa per comprare asset denominati in euro si sono coperti dal rischio di cambio. In particolare, a causa del Qe della Bce, hanno acquistato opzioni put sulla moneta unica. In un simile contesto l'intermediario coinvolto nell’operazione ha dovuto, a sua volta, coprirsi . Come? Semplice: vendendo lui stesso euro.

A fronte di un simile meccanismo ben può comprendersi la correlazione inversa che si è creata tra asset in euro e la stessa moneta. I flussi in entrata di capitali che vogliono comprare titoli denominati nella divisa unica inducono anche flussi di vendita sul quest’ultima. Al contrario, quando l’operatore straniero è contento della plusvalenza e vende, l'intermediario si vedrà costretto a ricomprare la moneta di Eurolandia. Ecco così che il paradosso non è più tale e la situazione appare più comprensibile.

© Riproduzione riservata