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Stipendi stabili per i ceo italiani

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Stipendi stabili per i ceo italiani

Le retribuzioni dei manager bancari e assicurativi nel 2014 sono rimaste sostanzialmente stabili. È quanto afferma il sindacato Uilca secondo cui il dato del comparto bancario è depurato dei 3,6 milioni di euro di penale pagati all’ex Ceo di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, per recesso anticipato. Si va così dai 2,3 milioni dell'ad di Unicredit agli 806mila del Credem. «Quello che impressiona è ancora il rapporto tra la retribuzione di un dipendente bancario e il compenso del ceo, che è pari a 53 volte mentre nel settore assicurativo questo rapporto sale addirittura a 81 volte».

Da rilevare, si legge nel rapporto dell’Uilca, che la retribuzione per il nuovo Ceo di Carige (2,362 milioni la più alta in assoluto del campione) è triplicata rispetto al 2013 perché vi è compreso un incentivo di 1,07 milioni quale una tantum per l'accettazione della carica e dei poteri di amministratore delegato. Delle undici banche del campione nessun ceo ha percepito uno stipendio inferiore agli 800mila euro nel 2014.

I presidenti degli istituti di credito della ricerca, invece, percepiscono per il 2014 una retribuzione pari a 18 volte lo stipendio di un dipendente: tale rapporto era di 26 nel 2013 e di 28 nell'anno 2012 La retribuzione complessiva dei presidenti oggetto della ricerca è in contrazione del 20,93%, dovuta principalmente alla diminuzione di quelle dei Presidenti della Banca Popolare di Sondrio e di Banca Carige. Solo il Presidente Mps, Alessandro Profumo, è remunerato con meno di 200 mila euro perché ha rinunciato ai compensi.

Le retribuzioni dei ceo delle cinque società di assicurazione quotate alla Borsa Valori di Milano, oggetto della ricerca Uilca, non sono variate rispetto all’anno precedente (+1,6%) e sono complessivamente costituite per il 43,44% dalla parte variabile e per il 56,56% dalla quota fissa.

(R.Fi.)