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Banche, in caso di salvataggio pagheranno prima i privati

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REGOLE

Banche, in caso di salvataggio pagheranno prima i privati

Su banche e assicurazioni si infiamma il voto finale alla legge di delegazione europea 2014, la vecchia legge comunitaria che ieri ha incassato il via libera definitivo della Camera. Nel mirino delle opposizioni la direttiva europea sul settore creditizio che prevede il cosiddetto bail-in per le crisi bancarie e per le stesse opposizioni si traduce in “prestito forzoso” per i correntisti. Mentre sulle assicurazioni la Consob la spunta sull'Ivass nella vigilanza su tutti i prodotti finanziario-assicurativi. Ma andiamo con ordine.

Il recepimento della direttiva comunitaria per il risanamento e risoluzione del settore creditizio e degli intermediari finanziari, cosiddetta Brrd, il cui termine di recepimento è scaduto il 31 dicembre scorso e su cui l'Italia ha già incassato una “messa in mora” da Bruxelles, prevede il recepimento dello strumento del “bail-in” per le crisi bancarie. In sostanza dal 1° gennaio 2016 i problemi degli istituti di credito andranno risolti dall'interno, non con interventi esterni, anche ricorrendo ai depositi superiori ai 100mila euro, oltre che agli azionisti e agli obbligazionisti meno assicurati. Fra i criteri di delega figura quello per cui il Governo dovrà valutare «l'opportunità di stabilire modalità applicative del bail-in coerenti con la forma societaria cooperativa». Potranno poi essere previste soglie più alte per le comunicazioni rilevanti, e dovrà essere di almeno 20mila euro la sanzione per insider trading.

Per le opposizioni, però, il bail in altro non è che un prestito forzoso. Come si legge sul blog di Beppe Grillo: «significa brutalmente che dal 1° gennaio 2016 se la vostra banca va in crisi dovrete pagare voi con i vostri conti correnti, azioni e obbligazioni, Oggi con il limite superiore a 100mial euro, ma si potrebbe finire a 30mila come già in Germania».
Per il capogruppo Pd in commissione Finanze alla Camera, Marco Causi, quella dei cinque stelle e di forza Italia «è solo disinformazione». Secondo Causi, infatti, «fino a ora la garanzia pubblica sui conti correnti e i conti di deposito è di 100mila euro. Con la nuova normativa, da questo punto di vista non cambia nulla: rimarrà 100mila euro. Gli unici cambiamenti introdotti sono finalizzati a rafforzare le garanzie per i correntisti, dal momento che il Fondo di garanzia dei depositi non sarà più nazionale bensì europeo, ovvero finanziato in modo mutualistico da tutti i Paesi europei».

Sulle assicurazioni il via libera alla legge di delegazione 2014 assegna alla Consob la competenza e la vigilanza su tutti i prodotti finanziario-assicurativi inclusi gli Insurance based investment product (Ibip). Tra le 58 direttive europee destinate ad essere recepite, infatti, c'è anche la direttiva Mifid II e il regolamento sui Priips. Due provvedimenti che hanno introdotto per la prima volta in Europa la nozione di Insurance Based Investment Product (Ibip). La nozione europea di prodotti di investimento assicurativi (Ibip) non coincide con la definizione di prodotto finanziario emesso da imprese di assicurazione come riportato nel Testo unico sulla finanza, in quanto include non solo i prodotti ramo vita III e V ma anche alcuni prodotti di ramo I (della tipologia mista rivalutabile, cosiddette with profit) nonché i prodotti multiramo (o ibridi). Per effetto della delega e soprattutto per garantire la tutela degli investitori e l'integrità dei mercati sarà la Consob, al fine di realizzare il level playing field tra prodotti ritenuti fungibili nella prospettiva dell'investitore,a vigilare sull'offerta e la distribuzione dei prodotti di investimento assicurativi quando effettuata da banche, Sim e in via diretta dalle imprese di assicurazione emittenti. Resta salda in mano all'Ivass la vigilanza su agenti e brokers.

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