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Borsa di Tokyo in calo (-2,1%), euro debole sullo…

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la giornata dei mercati

Borsa di Tokyo in calo (-2,1%), euro debole sullo yen. Spread BTp-Bund in rialzo a 165 punti

TOKYO - Il “no” greco all'Europa spaventa il mercato giapponese e provoca un forte indebolimento dell'euro nei confronti dello yen. La Borsa di Tokyo ha chiuso con un calo del 2,08% dell'indice Nikkei (-427,67 punti) a 20.112,12 punti.

Aumento dello spread tra Btp e Bund dopo l'esito del referendum in Grecia ma tutto sommato contenuto al momento rispetto alle stime più negative dopo la vittoria del 'No'. Il differenziale si posiziona a 165 punti dai 145 della vigilia con un rendimento al 2,36%. Lo spread Btp-Bonos si allarga a 161,5 con un tasso al 2,32%.

Il mercato azionario nipponico aveva reagito in apertura con un immediato calo dell'indice guida di oltre l'1,5% alla notizia della schiacciante maggioranza dei “no” al referendum in Grecia sulle misure di austerita' richieste in cambio di un nuovo salvataggio internazionale. L'euro ha ceduto inizialmente oltre il 2% sulla divisa nipponica scendendo fino a 133, per poi recuperare parzialmente intorno alla soglia di 135. Lo yen ha guadagnato anche nei confronti del dollaro, con un cambio tra 122 e 123 (dopo aver toccato anche quota 121,7).

In controtendenza i mercati cinesi, supportati dalle nuove misure introdotte dal governo di Pechino per arrestare la forte discesa delle Borse (a Shanghai l'indice Composite ha chiuso in rialzo del 2,4% e quello dei titoli guida del 2,9%), ma la piazza di Hong Kong ha ceduto il 3,2%, con sbandamenti fino a -20% per il Growth enterprise market. La Borsa di Seul ha chiuso con l'indice Kospi a -2,3%, quella australiana ha ceduto l'1,1%.

Esponenti del governo giapponese hanno dichiarato di monitorare con attenzione la situazione in consultazione con altri governi, di fronte alle incognite create da un voto che avvicina la prospettiva di una fuoriuscita di Atene dall'Eurozona. Anche il governatore della banca centrale Haruhiko Kuroda ha dichiarato di seguire con estrema attenzione l'andamento dei mercati e ha ribadito la volonta' di mantenere massicci stimoli monetari all'economia finche' non sara' conseguito l'obiettivo ufficiale del 2% di inflazione: dichiarazione che fanno presagire il ricorso della Bank of Japan a acquisti di Etf per sostenere la Borsa. Vari analisti continuano a ritenere che l'impatto sul Giappone sara' limitato, ma riconoscono che molto dipendera' dalle mosse della Bce e di altre autorita' europee per evitare un “contagio”.

Tra i singoli titoli, tra il calo generalizzato di finanziari e big cap esportatrici, spicca il forte cedimento delle azioni di Toshiba dopo che nel weekend e' emerso che le irregolarita' contabili sono piu' diffuse del previsto e dovrebbero portare a una revisione al ribasso degli utili passati intorno a 100 miliardi di yen. Un segnale positivo e' arrivato dalla ripresa delle importazioni di auto: le vendite di nuovi veicoli importati a giugno sono risalite del 21% a quasi 33mila unita'.

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