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Lodo Mondadori, dalla Fininvest altri 246mila euro alla Cir per …

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la sentenza del tribunale civile di milano

Lodo Mondadori, dalla Fininvest altri 246mila euro alla Cir per «danno non patrimoniale»

Il giudice Nadia Dell'Arciprete della decima sezione civile del tribunale di Milano ha riconosciuto il danno non patrimoniale che la Cir avrebbe subito dalla Fininvest sul Lodo Mondadori. Tuttavia, di fronte a una richiesta di danni di 30 milioni di euro da parte della Cir, il tribunale di Milano ha fissato il risarcimento in soli 246mila euro. La richiesta della Cir era stata avanzata dopo che la Corte di Cassazione, nel condannare definitivamente la Finivest nel 2013 a versare 494 milioni di euro all'editore del gruppo Repubblica-Espresso per i danni patrimoniali, aveva demandato a un altro giudice la liquidazione di quelli non patrimoniali. Oggi è arrivata la sentenza, nella quale il giudice ha riconosciuto che l'unico danno non patrimoniale che può essere risarcito alla Cir è quello derivante dal fatto di aver visto leso il diritto ad avere un giudizio imparziale.

«Anche all'ingiustizia c'è un limite. Che nella scandalosa vicenda del Lodo Mondadori era già stato abbondantemente superato», è il commento a caldo di Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e di Mondadori. «Ma l'ingegner De Benedetti e la Cir, ormai abituati a far quadrare i conti a spese della Fininvest, hanno voluto provarci di nuovo. Stavolta - rincara Berlusconi - gli è andata male». «Nella sentenza odierna il giudice, pur avendo accolto la domanda di Cir e riconosciuto l'esistenza del danno non patrimoniale determinato dalla lesione del suo diritto a un giudizio imparziale, ha liquidato detto danno per un importo pari a 246.000 euro che Cir e i propri legali giudicano largamente inadeguato rispetto al gravissimo illecito subito e all'entità delle conseguenze pregiudizievoli che ne sono derivate a carico della vittima. Il giudice ha inoltre respinto la domanda riconvenzionale proposta da Fininvest contro Cir. La società si riserva di ricorrere in Appello», rende noto un comunicato di Cir-Compagnie Industriali Riunite.

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