Il mercato azionario giapponese trae spunto dal calo di venerdi' scorso a Wall Street per avviare su toni deboli la nuova ottava. I dati peggiori delle attese sulle vendite di nuove abitazioni negli Stati Uniti – arrivati sulla scia di deludenti dati sull'industria manifatturiera in Cina - hanno ridimensionato la propensione al rischio degli investitori internazionali, con un conseguente lieve apprezzamento dello yen.
Tra i comparti sotto pressione oggi alla Borsa di Tokyo, figura il settore finanziario e quello dei metalli non ferrosi. Di tenore misto le indicazioni provenienti dal fronte dei bilanci aziendali. Il quotidiano Nikkei, ad esempio, ha anticipato che Nippon Steel & Sumitomo Metal non potra' evitare una contrazione di circa il 20% dei suoi profitti nel corrente esercizio. I mercati restano guardinghi in anticipazione del meeting di mercoledi' della Federal Reserve, da cui si attendono nuove indicazioni sulla tempistica dell'avvio della manovra di rialzo dei tassi Usa.
Questa settimana molte aziende giapponesi comunicheranno i risultati del secondo trimestre dell'anno, ma sono poche le attese dell'arrivo di revisioni al rialzo delle previsioni correnti sugli utili dell'intero esercizio. I volumi delle contrattazioni sono relativamente contenuti e in mancanza di catalizzatori per gli acquisti sembra difficile che il Nikkei possa toccare presto nuovi traguardi, avendo di recente gia' recuperato quasi tutto lo scivolone precedente. Grandi aspettative e grandi timori, intanti, si concentrano sui negoziati di libero scambio in corso alle Hawaii per arrivare alla conclusione di un accordo di massima tra i 12 Paesi della Trans-Pacific Partnership (TPP), di fatto incentrati soprattutto su Giappone e Usa.
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