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Piazza Affari non si ferma più: gli operatori puntano su nuovi rialzi

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Piazza Affari non si ferma più: gli operatori puntano su nuovi rialzi

L'azionario continua ad attirare interesse, mentre crescono i dubbi sulla capacità dell'euro di apprezzarsi e lo spread coglie «l'attimo» favorevole offerto dalla soluzione della crisi della Grecia. È la fotografia scattata dalla tradizionale ricerca mensile che Assiom Forex ha condotto, in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor, tra il 16 e il 23 luglio.

Per quanto riguarda le previsioni per i prossimi sei mesi sulla dinamica della Borsa italiana gli operatori che complessivamente scommettono sul rialzo si attestano al 63% (48% nel mese precedente), suddivisi tra il 57% di chi punta su un progresso compreso tra il 3 e il 10% (43%) e il 6% dei super-ottimisti (quelli che stimano un guadagno addirittura superiore al 10%). Il 28% (33% in giugno) stima invece una situazione di stabilità, mentre è più che dimezzata (al 7% dal 18%) la quota di chi prevede una correzione tra il 3 e il 10%. Da ricordare che la Borsa di Milano ha consolidato da inizio anno un progresso di circa il 22%.

Il sondaggio di luglio, ha affermato Giuseppe Attanà, «pur se svolto in un contesto di generale incertezza e di volatilità», segnala «una sostanziale ripresa del clima di ottimismo da parte degli operatori». Dietro questa fiducia di fondo, spiega, ci sono soprattutto «le aspettative di un miglioramento complessivo dell'economia del nostro Paese e il mercato azionario resta quello preferito tra le asset class sulle quali puntare gli investimenti».

L'orizzonte dell'euro non è più così chiaramente rialzista come nell'ultimo periodo. A luglio è tornata infatti a prevalere la quota di chi stima un indebolimento della divisa unica nei prossimi sei mesi: al 47% dal 40% a giugno. È la più alta percentuale degli ultimi quattro mesi, anche se bisogna segnalare che resta comunque elevata (a luglio è addirittura salita al 39% dal 38%) la quota degli operatori che stimano la stabilità per il cross con il dollaro. A condizionare il clima, secondo Attanà, è principalmente «l'atteggiamento della Fed nel mantenere una elevata prudenza – a dispetto di quanto percepito fino a poche settimane fa – verso un aumento dei tassi, determinante» per impostare nuove strategie.

La soluzione trovata dall'Eurogruppo per la crisi greca ha intanto rasserenato il mercato del reddito fisso: lo spread tra il nostro Btp decennale e il Bund tedesco è previsto sui livelli correnti (100-125 pb) dalla maggior parte degli operatori (saliti al 55% in luglio dal 38% di giugno). Le buone notizie per Atene hanno contribuito anche a far salire la quota di chi vede il differenziale tra i 75 e i 100 bp (al 23% dal 7%) e a far calare al 18% (dal 44%) chi stima lo spread tra i 125 ed i 150 punti base. Nessuna paura di contagio della crisi greca agli altri Paesi più deboli. Ne è convinta la grande maggioranza (81%) degli operatori finanziari che hanno partecipato al sondaggio.

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