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La famiglia Agnelli diventa il primo azionista dell’Economist

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Exor sale al 43,4% del GRUPPO

La famiglia Agnelli diventa il primo azionista dell’Economist

LONDRA - Exor diventa il maggiore azionista dell'Economist Group, che pubblica l'omonima rivista: il gruppo Pearson ha annunciato stamani di avere venduto alla finanziaria della famiglia Agnelli una quota del 27,8% delle quote ordinarie, oltre a tutte le azioni speciali B, per 287 milioni di sterline (405 milioni di euro). La quota di Exor passa così dal 4,7% al 43,4 per cento.

Il resto della quota del 50% detenuta da Pearson è stato rilevato dagli azionisti esistenti del gruppo Economist, tra cui le famiglie de Rothschild, Cadbury e Schroder. In tutto Pearson incasserà 469 milioni di sterline dalla vendita in contanti, che si aggiungono agli 844 milioni ricevuti il mese scorso da Nikkei per la cessione del Financial Times. Il gruppo dopo 50 anni esce così dal settore dei media per concentrarsi sul suo core business di formazione globale.

La vendita, che deve essere formalmente approvata dal consiglio di amministrazione dell'Economist, dovrebbe concludersi nell'ultimo trimestre dell'anno. Per tutelare l'indipendenza editoriale della rivista, nessun azionista può controllare più del 50% delle azioni.

«Aumentando il nostro investimento in The Economist siamo lieti di confermare il nostro ruolo di azionisti e sostenitori di lungo termine del gruppo, - ha dichiarato stamani John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor, che fa parte del consiglio di amministrazione dell'Economist dal 2009. – La nostra fiducia nel valore di questo investimento é ancora più grande alla luce della decisione dell'Economist di investire in azioni proprie, che é un segnale di fiducia in un futuro redditizio e dinamico per il gruppo, Insieme siamo convinti dell'enorme potenziale dell'Economist e in particolare della sua capacità di cogliere le molte opportunità di sviluppo che derivano dalla digitalizzazione del settore dei media».

John Fallon, chief executive di Pearson, ha dichiarato che il gruppo «è orgoglioso di essere stata parte del successo dell'Economist negli ultimi 58 anni. Ora Pearson punterà il 100% delle sue forze sulla nostra strategia globale di formazione. Il mondo della formazione sta cambiando rapidamente e vediamo grandi opportunità di crescere il nostro business a livello globale».

The Economist, che comprende la celebre rivista settimanale e The Economist Intelligence Group, ha contribuito 21 milioni di sterline al fatturato di Pearson lo scorso anno. La rivista ha una diffusione globale di 1,6 milioni di copie e gli abbonamenti digitali sono aumentati del 57% nell'ultimo semestre.

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