Finanza & Mercati

Cina e petrolio sotto i 42 $ affossano le Borse. Male Francoforte,…

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la giornata dei mercati

Cina e petrolio sotto i 42 $ affossano le Borse. Male Francoforte, -2,1%. Milano -1,77%. Wall Street cede l’1%

La combinazione negativa data dai timori sull'economia cinese e dai prezzi del petrolio in calo piega i listini azionari europei che, seguendo la scia di Wall Street (indici in tempo reale), vivono un pomeriggio sottotono e chiudono in deciso rosso. Francoforte è la peggiore (-2,1%) e riporta il Dax30 ai livelli di febbraio, Parigi e Londra cedono l'1,7% segnando i minimi da un mese. Piazza Affari è sotto quota 23mila punti nel Ftse Mib e chiude le contrattazioni a -1,77%.

Chiusura in territorio negativo anche per Wall Street. Il Dow Jones perde lo 0,91% a 17.351,40 punti, il Nasdaq cede lo 0,80% a 5.019,05 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,8% a 2.080 punti.

Mentre gli operatori iniziano a chiedersi se i mercati siano di fronte a una semplice fase di correzione o a un'inversione di tendenza guidata dai dubbi sull'economia di Pechino, le vendite continuano a concentrarsi sul settore dei titoli minerari, sull'energia e sul settore auto. Dopo l'aumento delle scorte settimanali di petrolio negli Usa, il Wti scivola del 3% a 41,7 dollari al barile e il Brent scende sotto i 48 dollari al barile (-2,2%). A Piazza Affari tengono solo le popolari grazie alle nuove indiscrezioni sul consolidamento in arrivo. E' Prysmian (-3,8%) la peggiore, nel lusso -3% per Ferragamo e Tod's. Eni paga l'andamento del greggio e cede un 3% tornando sotto quota 15 euro.

Shanghai, all’inferno e ritorno
Dopo una intera seduta caratterizzata da un nuovo scivolone che ha visto il listino cedere il 5%, in linea con la caduta del 6% della vigilia, l'indice cinese di Shanghai ha invertito la rotta chiudendo in progresso dell'1,2% a 3.794,11 punti. A dominare i listini asiatici la divisione tra le preoccupazioni persistenti per la fragilità dell'economia e le speranze per una maggiore sostegno del governo ai mercati. Per molti analisti la brusca inversione di rotta è legata ad un intervento delle autorità. La piazza di Shanghai, che aveva ceduto oltre il 5% nel corso della seduta è riuscita a raddrizzare la giornata sul finale. Stesso percorso per la piazza di Shenzhen che ha chiuso in progresso del 2,19% a 2.222,05 punti con scambi per 547 miliardi di yuan. Tra i titoli a trarre vantaggio dall'andamento della seduta le societa' di intermediazione con China Merchant Securities che ha guadagnato l'1,99% e Citic Securities l'1,43 per cento. Hundsun Technologies è salito del 10%, limite giornaliero, nonostante la conferma di un'indagine delle autorita' di regolamentazione su presunti interventi sui profitti.

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