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Corsa alle Opa, 9 miliardi in arrivo a Piazza Affari

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Riassetti

Corsa alle Opa, 9 miliardi in arrivo a Piazza Affari

Oltre 9 miliardi di euro. È il conto, a grandi linee, delle Opa scattate o che scatteranno a Piazza Affari nelle prossime settimane. Un cifra particolarmente elevata: da tempo Piazza Affari non vedeva un tale fiume di liquidità. Che sarà firmata, però, per lo più da investitori esteri. Se si toglie la cifra che verrà messa in campo da Marco Tronchetti Provera e dai suoi soci nella partita per il riassetto della Pirelli, e il parziale reinvestimento della famiglia Pesenti in Heidelberg (tra 560 e 760 milioni), di quei 9 miliardi ben 7-7,2 miliardi arriveranno infatti da Oltreconfine.

I 9 miliardi, peraltro, sono relativi solo ai denari che verranno spesi per acquistare le azioni ancora sul mercato e non tiene conto di quelli versati dagli acquirenti per salire al controllo dell'azienda. Volendo prendere in considerazione anche quella parte, consistente, l'esborso salirebbe a ridosso dei 14 miliardi di euro. Cifra nemmeno lontanamente paragonabile a quanto registrato sul mercato nel 2014. Basti pensare che lo scorso anno le operazioni su titoli quotati hanno avuto un valore complessivo di 585 milioni. D'altra parte, l'offerta più rotonda del passato esercizio è stata quella promossa da Whirlpool su Indesit per 344 milioni. Una transazione certamente rilevante sul piano industriale ma che non si avvicina nemmeno lontanamente, in termini finanziari, alle maxi Opa che stanno per partire su alcune delle big del listino italiano: Pirelli, Italcementi, World Duty Free, per citare le più importanti. Tutte operazioni che, stando alle attese, dovrebbero prendere avvio tra settembre e l'inizio dell'autunno. A ruota dovrebbe poi vedere la luce anche quella su Seat Pagine Gialle, in leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia precedentemente fissata. Per la compagnia, che arriva da anni assai difficili, questa potrebbe essere l'ultima occasione per agguantare la salvezza, complice la nuova mission e la nuova veste strategica. A tirare le fila del nuovo corso sarà Naguib Sawiris attraverso Italiaonline, Libero, Avenue e GoldenTree, le aziende promotrici dell'Opa che, a valle dell'offerta, sponsorizzeranno anche il progetto di integrazione che dovrebbe venir approvato dai rispettivi consigli di amministrazione entro l'anno, mentre la fusione vera e propria dovrebbe prendere forma nel 2016. La nuova società che nascerà dalle nozze resterà quotata a Piazza Affari.

Quanto a Pirelli, il prospetto per l'Opa a 15 euro è atteso a giorni e, se si calcola anche l'offerta che verrà promossa sulle azioni risparmio, vale complessivamente 5,6 miliardi di euro (7,5 miliardi è il controvalore dell'intera operazione). Il riassetto della Bicocca è sicuramente l'operazione chiave di Piazza Affari nel 2015. Non da meno, però, sono il passaggio di mano di Italcementi e la vendita di World Duty Free. Quest'ultima, del valore di 1,3 miliardi, porterà l'asset dalle mani della famiglia Benetton a quelle del gruppo Dufry per costruire un leader nel settore del retail aeroportuale. Altrettanto dovrebbe accadere a Italcementi che verrà acquistata da Heidelberg, l'Opa sarà di circa 2 miliardi, con l'intento di realizzare un colosso nel settore del cemento. La famiglia Pesenti dovrebbe reinvestire parte del proprio ricavato (1,66 miliardi dalla cessione del controllo) per rilevare, tramite un aumento di capitale riservato, tra il 4% e il 5,3% del gruppo tedesco. Ottenendone in cambio una posizione di osservazione privilegiata sul business, con il diritto a un posto nel consiglio di sorveglianza della capogruppo tedesca. Sul mercato, poi, sono già transitate le Opa di Fgc Finanziaria su Vianini Lavori (poco meno di 36 milioni di euro), quella di Lem su Alba Private Equity (11,76 milioni per la ex Cape Live) e quella di Vei Capital su Mid Industry da 17,7 milioni.

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