PECHINO - Massiccia iniezione di liquidità da parte della Banca centrale cinese, ben 23,4 miliardi di dollari di ordini di riacquisto (repo) a sette giorni. L'iniezione netta è pari a 30 miliardi, considerando i 120 miliardi di yuan in scadenza oggi.
La People's Bank of China (Pboc) ha inoltre venduto 60 miliardi di yuan di depositi del Tesoro a tre mesi per conto del ministero delle Finanze al tasso del 3%, stando alle dichiarazioni di un trader che ha partecipato all'asta.
Il tasso di riacquisto è salito a un massimo di quattro mesi dell’1,85%, il tasso a sette giorni è sceso di due punti base, al 2,51 per cento. Le banche sono diventate più riluttanti a concedere prestiti, di qui la mossa della Pboc di offrire sostegno alla liquidità dopo la spiazzante svalutazione dello yuan dell'11 agosto scorso.
L'intervento attinge ai fondi del sistema finanziario piuttosto che ricorrere allo strumento di stampare nuova moneta. Intanto le riserve cinesi in valuta estera scenderanno ancora di circa 40 miliardi di dollari ad agosto.
L'autorità monetaria iniettato 150 miliardi di yuan la scorsa settimana con contratti di repo, ha anche aggiunto di 110 miliardi di yuan attraverso strumento creditizi a medio termine. Intanto le autorità continuano la campagna mediatica per assicurare i mercati sostenendo che la situazione non è così grave come sembra.
© Riproduzione riservata