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Mitsubishi conquista DeLclima

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Riassetti

Mitsubishi conquista DeLclima

Se ne va all’estero un altro pezzo d’Italia. E anche in questo caso, così come è successo per Italcementi, venduta ai tedeschi di Heidelberg Cement dalla famiglia Pesenti per 1,67 miliardi lo scorso luglio, o per Pirelli, il cui primo azionista è diventata, poche settimane fa, la holding cinese Marco Polo Industrial, si tratta di un nome che ha fatto grande l’industria italiana. Un «pezzo da novanta» che, forte di acquisizioni e crescita, sembrava in qualche modo immune dalla grande crisi.

La De’ Longhi, leader mondiale nel settore della climatizzazione, storica azienda trevigiana ideatrice del “Pinguino”, ha ceduto la maggioranza delle azioni della controllata DeLclima alla compagnia giapponese Mitsubishi Electric Corporation. Le due società hanno raggiunto un accordo che prevede l’acquisto in denaro del 74,97% delle azioni e poi un’Opa sulle azioni rimanenti (il 25,03%).

L’annuncio è stato fatto ieri mattina, poco prima dell’apertura del mercato. Si tratta di un’operazione che vale 664 milioni di euro che Mitsubishi, precisa una nota, compirà con mezzi propri, senza finanziamenti da parte di terzi. Gli accordi prevedono una sorta di sovrapprezzo dal 30 giugno al momento del closing determinato su base giornaliera (in ragione di un 4% annuo): se l’operazione verrà perfezionata entro la fine di novembre 2015, l’ammontare di tale ulteriore importo è stimato pari a circa 0,07 euro per ciascuna azione. Perché l’operazione si realizzi, però, sarà necessaria l’approvazione delle autorità antitrust e il perfezionamento della vendita di DL Radiators, società indirettamente controllata da DeLclima stessa.

Subito dopo l’annuncio, in Borsa il titolo DeLclima ha registrato un rialzo record dell’82,67%: in pochi minuti sono passati di mano 1,2 milioni di pezzi, volumi pari a quelli registrati in media in un’intera seduta dell’ultimo mese. Le azioni sono passate di mano a 4,384 euro e hanno quindi messo nel mirino i 4,44 euro che saranno pagati inizialmente da Mitsubishi.

Nessun commento da parte dell’azienda. «Non ho nulla da aggiungere», ha detto al Sole 24 Ore l’amministratore delegato del gruppo Fabio De’ Longhi, né sull’operazione né sul possibile reinvestimento in azienda della liquidità realizzata. DeLclima è la società che De’ Longhi ha creato, scorporandola dal gruppo degli elettrodomestici nell’estate del 2011, per coprire in particolare il mercato dei grandi impianti di condizionamento. Nell’operazione, il gruppo aveva diviso la parte di produzione destinata alle famiglie (come i piccoli elettrodomestici e le macchine del caffè), che produceva quasi l’80% dei ricavi, da quella dei grandi impianti e della climatizzazione (la ex divisione Professional). Nel 2014 DeLclima ha registrato vendite per 347 milioni di euro, i due terzi delle quali in Europa. L’Ebitda si è attestato a 47,2 milioni, il 13,6% delle vendite, mentre il risultato netto è stato di 22,3 milioni, il 6,4% delle vendite e il 3,4% in più di quanto registrato nel 2013.

DelClima assicura a Mitsubishi la tecnologia per far fronte alle recenti normative sugli impianti di condizionamento, destinate - spiega il Gruppo giapponese, a diventare «sempre più severe» nei prossimi anni. Il pacchetto DelClima comprende anche le controllate Climaveneta ed Rc Group.

Per quanto riguarda il gruppo, i dati della semestrale, non brillantissima a causa dei movimenti valutari, che hanno determinato un impatto positivo sui ricavi di vendita e negativo sui margini operativi, hanno registrato un utile netto di 37,4 milioni di euro (33 milioni nel 2014). I ricavi consolidati sono ammontati a 790,6 milioni (700,1 milioni), in crescita del 12% anno su anno e del 7,9% a cambi costanti, con l’Ebitda che ha raggiunto quota 95,3 milioni (87,2 milioni) e l’Ebit a 70,4 milioni (65,2 milioni). La posizione finanziaria netta è risultata positiva per 104 milioni (era negativa per -65,1 milioni al 30 giugno 2014 e positiva per 89 milioni a fine 2014), il 40% in più rispetto alla stima degli analisti (74,1 milioni).

De’ Longhi, società presente in 33 paesi nel mondo, quotata in Borsa dal 2001, opera nei settori della climatizzazione, del riscaldamento e dei prodotti per la cottura e la pulizia con quattro marchi: De’ Longhi, Braun (acquisito da Procter & Gamble nel 2012), Ariete (storico marchio di piccoli elettrodomestici di Campi Bisenzio) e Kenwood Limited (elettrodomestici da cucina).