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Catella sbarca in Borsa con socio il Qatar

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Catella sbarca in Borsa con socio il Qatar

MILANO - Dopo mesi di indiscrezioni, seguite da qualche smentita, nella mattinata di ieri Manfredi Catella ha alzato il sipario sulla futura Siiq, la neonata società immobiliare pronta a sbarcare a Piazza Affari entro la fine dell’anno.

Il progetto della Siiq rientra in una più ampia riorganizzazione del gruppo, che dopo 16 anni di collaborazione si separa dal colosso americano Hines, socio fondamentale nella realizzazione del complesso di Porta Nuova a Milano. Catella ha scelto così di liquidare il partner Usa e di salire dal 28,87% al 92% nel capitale della Sgr Hines Italia per creare Coima Sgr. La società resterà privata e sarà dedicata a operazioni di valorizzazione e sviluppo che punteranno a realizzare per i soci rendimenti, in termini di Irr-Internal rate return – compresi tra il 12 e il 15 per cento.

In Coima Hines resterà come socio minoritario, con una quota inferiore all’1% e un consigliere, a fianco di Micheli associati che manterrà l’8 per cento. Coima Sgr sarà, insieme allo stesso Catella e al fondo sovrano del Qatar, tra gli azionisti della nuova Siiq Coima Res, che si prepara a sbarcare «molto presto» in Borsa, come ha dichiarato lo stesso Catella.

La rivoluzione nel gruppo immobiliare è stata illustrata dal manager senza però indicare i numeri dell’operazione, quali per esempio il valore del portafoglio immobiliare della futura Siiq, né il peso dei diversi soci nel capitale della quotanda che avrà Citi e Mediobanca come global coordinator.

«Oggi il nostro gruppo nel suo complesso – ha spiegato Catella – conta 130 dipendenti e ci prepariamo ad assumere. Vogliamo presentarci al mercato come piattaforma indipendente con asset under management (tra Siiq e Sgr) pari a oltre 5 miliardi di euro. Negli ultimi 24 mesi abbiamo raccolto un miliardo di euro di equity, oggi quasi totalmente investiti».

È elevata l’attenzione sull’arrivo in Borsa della Siiq costituita da Manfredi Catella insieme a un socio di prestigio come il fondo sovrano del Qatar. Anche perché gli ultimi tentativi di approdare in Borsa da parte di alcune società immobiliari come Siiq non hanno avuto buon esito. Si pensi a Sorgente Res o a Domus Italia che hanno dovuto ritirarsi dalla quotazione. Oggi però i mercati sono meno tormentati e questo dovrebbe agevolare le prossime matricole.

Ma quale sarà il patrimonio della neonata Coima Res, il cui filing in Borsa Italiana sarebbe ormai prossimo? In parte, come risulta da indiscrezioni, saranno apportati da Qatar Investment Authority (Qia), il veicolo socio di Coima Res, gli asset di un fondo gestito da Hines Italia. Si tratta del prodotto che contiene le 90 filiali di Deutsche Bank del controvalore di 134 milioni di euro. In cambio degli asset, la Qatar Investment Authority otterrebbe azioni della società quotata, che a seguito dell’Ipo procederà all’acquisto di ulteriori asset per completare il portafoglio.

L’asse Catella-Qatar è ormai consolidato da alcune operazioni che si sono concretizzate quest’anno, prima fra tutte l’acquisizione in due tappe da parte dell’emiro del complesso di Porta Nuova, il 40% prima e il 60% poi. Catella ha affiancato il Qatar anche nell’acquisizione della sede del Credit Suisse a Milano.

A margine della conferenza di ieri Catella ha confermato di essere in trattativa esclusiva per rilevare a Milano Palazzo Turati, in via Meravigli 7, dove ha sede la Camera di Commercio del capoluogo lombardo.

Secondo le indiscrezioni la proposta per Palazzo Turati sarebbe intorno ai 100 milioni di euro.

Sul fronte Siiq, invece, il panorama di mercato si fa più chiaro con IDea Siiq, la quotanda del gruppo De Agostini, che proprio in questi ultimi giorni sta affrontando la prova del pre-market a Londra.

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