Finanza & Mercati

Snam, nuovo passo verso il gasdotto Tap

  • Abbonati
  • Accedi
energia

Snam, nuovo passo verso il gasdotto Tap

Snam compie un ulteriore passo di avvicinamento a Tap, la pipeline che porterà in Italia il gas del Caspio. Il ceo Carlo Malacarne ha siglato un Memorandum d’intesa con la compagnia azera Socar «per la valutazione congiunta di iniziative volte allo sviluppo del Corridoio Sud». Il comunicato stampa è parco di dettagli, ma è evidente che la partita principale riguarda l’ingresso nel capitale del gasdotto, che per il momento - con disappunto del governo Renzi - non ha soci italiani.

Lo stesso Malacarne nei mesi scorsi ha affermato l’interesse a rilevare fino al 20% di Tap, per una cifra che potrebbe aggirarsi intorno a 400 milioni di euro. La decisione, aveva anticipato, sarà presa entro la fine dell’anno. Ma la visita di ieri nella capitale azera Baku, durante la quale il ceo di Snam ha incontrato anche il presidente della Repubblica Ilham Aliyev, dà corpo all’ipotesi che le trattative siano già in fase avanzata.

Il potenziale venditore non è ancora venuto ufficialmente allo scoperto, ma le voci più insistenti riguardano Statoil, che nell’ambito di un importante programma di dismissioni è già uscita anche dal consorzio del giacimento di Shah Deniz. A spartirsi la quota norvegese sono stati Socar, Bp e la malese Petronas e proprio quest’ultima era stata citata accanto a Snam come un un possibile pretendente per l’ingresso in Tap.

Anche Bp, come Statoil, potrebbe invece voler uscire dalla Trans Adriatic Pipeline, perché entrambe hanno già recuperato l’investimento mediante la vendita del gas di Shah Deniz. «Immaginiamo che questo tipo di società, che si occupano di produzione e non di distribuzione, nei prossimi mesi potrebbero uscire da Tap», aveva dichiarato in giugno lo stesso Malacarne. L’operazione è viceversa diventata allettante per Snam, grazie ai contratti ship-or-pay ventennali, che garantiscono introiti per il trasporto del gas azero, e alla certezza sulla costruzione di Tap, dopo l’arrivo dell’Autorizzazione Unica in maggio. Gli attuali soci del gasdotto sono Socar, Bp e Statoil, tutte al 20%, più Fluxys (già alleata di Snam) col 19%, Enagas (16%) e Axpo (5%).

© Riproduzione riservata