Mondadori conquista la Rcs Libri e nasce il più grande editore di libri in Italia con ricavi per oltre mezzo miliardo di euro e una quota di mercato vicina al 40%. Rcs ha ceduto in serata al gruppo di Segrate la sua area Libri per 127,5 milioni di euro. L'operazione è stata approvata in giornata dal Consiglio di amministrazione di via Solferino. Le trattative tra le due società erano cominciate a metà febbraio, quando Mondadori fece la prima offerta non vincolante per l’area Libri del gruppo Rizzoli. Adelphi è stata esclusa dalla cessione: il 58% della casa editrice che fa capo a Rcs sarà infatti ceduto al socio Roberto Calasso.
In tarda serata è arrivata anche la firma con cui ora Mondadori (che già possiede Einaudi, Piemme, Sperling & Kupfer, Frassinelli ed Electa) si porterà a casa una serie di marchi prestigiosi. Oltre a Rizzoli e Rizzoli International Pubblications, Rcs possiede le case Bompiani, Marsilio, Fabbri, Bur, Sonzogno, Etas e tutta la divisione education. Più un portafoglio di autori di tutto rispetto: Umberto Eco, Andrea De Carlo, Michel Houllebecq. In base all'accordo Corriere e Gazzetta dello Sport continueranno ad esercitare attività editoriale sui libri collaterali.
I 127,5 milioni serviranno al gruppo guidato dall'amministratore delegato Pietro Scott Jovane, a ridurre parte del debito (526 milioni alla fine di giugno) e a rilanciare Rcs. Con quest'operazione Mondadori si ritroverà ad avere il 35% del mercato dei libri trade (comprati in libreria o sul web) e un po’ meno del 25% nel settore scolastico. Per il nuovo big dell'editoria avrà secondo le stime un fatturato superiore ai 500 milioni su un mercato italiano, che nel complesso valeva 1,2 miliardi nel 2014.
L’operazione è stata conclusa a un prezzo inferiore rispetto alla cifra dei 135 milioni che circolava negli ultimi giorni. Poiché il corrispettivo riflette le aspettative di risultato per l'esercizio in corso, sono previsti meccanismi di aggiustamento del prezzo pari a massimi +/-5 milioni di euro legati al raggiungimento di predeterminati obiettivi economici nel 2015. È inoltre previsto un earn-out a favore di RCS MediaGroup sino a 2,5 milioni di euro, condizionato al conseguimento nel 2017 di determinati risultati nel segmento libri.
L’operazione prevede le usuali dichiarazioni e garanzie a favore dell'acquirente. L’acquisizione, il cui corrispettivo sarà regolato per cassa alla data del closing, sarà finanziata tramite l'utilizzo di linee di credito; il gruppo ha recentemente siglato un accordo con le banche finanziatrici per rimodulare le attuali linee in relazione all'operazione, rivedendone scadenze e condizioni. Con l'operazione Mondadori acquisirà la titolarità esclusiva di tutti i marchi in ambito librario,tra cui Rizzoli. L’accordo prevede inoltre che le testate di RCS MediaGroup possano continuare ad esercitare un'attività editoriale libraria in linea con quella attuale.Il perfezionamento dell’operazione è soggetto all’approvazione delle competenti autorità regolatorie; eventuali provvedimenti di autorizzazione condizionata non pregiudicheranno il completamento dell'operazione.
Marina Berlusconi: «Investimento nel futuro del Paese»
Marina Berlusconi, presidente del Gruppo Mondadori, a proposito dell'acquisizione della Rcs-Libri, ha dichiarato: «E' un'operazione di cui siamo particolarmente orgogliosi. Un rilevante investimento, da parte di una grande azienda italiana, in un settore nobile e speciale come quello del libro. La Mondadori, di cui la mia famiglia e' l'editore da ormai 25 anni, torna a crescere e compie un passo cruciale verso una sempre maggiore solidita'. Ma quello annunciato ieri sera e' anche un investimento sul futuro del nostro Paese e sulla qualita' di questo futuro. Le dinamiche del settore spingono in tutto il mondo gli editori ad unire le forze. Un processo che in Italia, dove gli operatori hanno dimensioni molto piu' piccole rispetto a quelli degli altri principali Paesi, risulta ancora piu' necessario. L'acquisizione della Rcs Libri va in questa direzione».
Secondo Marina Berlusconi: «Una realta' estremamente significativa del nostro panorama librario restera' in questo modo italiana. Un'editoria nazionale piu' solida e competitiva potra' disporre di maggiori risorse da investire nella qualita', potra' reggere davvero il confronto con i grandi editori stranieri e con protagonisti estremamente aggressivi del calibro di Amazon. Siamo consapevoli delle nuove responsabilita' che ci assumiamo. E soprattutto siamo determinati a mettere tutto l'impegno necessario per tutelare e valorizzare quel sistema di eccellenze editoriali e culturali di cui la Mondadori si trova al centro».
Ernesto Mauri: «Pronti per una nuova fase di sviluppo»
«Questa operazione e' frutto di una scelta convinta, importante e strategica, cui siamo giunti dopo aver condotto dal 2013 un profondo piano di risanamento e successivo rilancio del Gruppo». Cosi' l'amministratore delegato di Mondadori, Ernesto Mauri, commenta, attraverso una nota, l'acquisto da pare del suo gruppo di Rcs Libri. «Un cambio di passo che ci ha portato a focalizzarci sui nostri core business i libri - ha proseguito l'ad di Mondadori - trade ed education, affiancati dalla rete di librerie, e i magazine in Italia e Francia - e a raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci eravamo prefissati: il ritorno all'utile, una redditivita' positiva in tutte le attivita' e una forte riduzione dell'indebitamento».
L'amministratore delegato di Mondadori ha poi concluso sottolineando che ora «siamo pronti per una nuova fase di sviluppo nel `mestiere´ piu' antico di Mondadori, il piu' solido e nel quale vantiamo una tradizione di eccellenza e innovazione. Si aprono dunque nuove prospettive di crescita per il nostro Gruppo, in un clima di fiducia: il risultato raggiunto deve essere il punto di partenza, una tappa fondamentale nella storia piu' che centenaria di Mondadori che ci sprona ad andare avanti con rinnovato entusiasmo».
© Riproduzione riservata