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Ipo Ferrari, la domanda supera l'offerta

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Ipo Ferrari, la domanda supera l'offerta

Ferrari in piena accelerazione: la domanda per la quotazione della casa del Cavallino a Wall Street ha, secondo indiscrezioni di Bloomberg, superato l'offerta di azioni che Fca ha deciso di immettere sul mercato. In base al documento per l'offerta pubblica iniziale, presentato settimana scorsa alla Sec, sarà quotato circa il 10% del capitale.
Fca ha deciso di immettere 17,175 milioni di titoli con un prezzo unitario oscillante fra 48 e 52 dollari. Si stima così che Ferrari possa valere dieci miliardi dollari.

Ed è proprio sulla scarsa disponibilità di azioni, simile a quella delle sue supercar, per intenderci, che Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca e presidente della marca di Maranello, fa affidamento per sostenere il valore dell'azione Ferrari.
Dopo la tappe di Londra, New York, a Baltimora e Boston, il roadshow di Ferrari, partito lunedì scorso, ha giocato una partita in casa. A Maranello, nel quartiere generale del Cavallino, Sergio Marchionne ha, infatti, incontrato ieri pomeriggio una decina di investitori.

Il fatto che l'offerta, come da attese, sia stata più che interamente sottoscritta, spiegherebbe anche «l'ottimo umore» di Marchionne al suo arrivo a Maranello, come indicato da fonti vicine al manager italo-canadese. All'appuntamento, pare abbia partecipato anche il direttore finanziario di Ferrari, Alessandro Gili, e altre persone legate alla quotazione della società.

Secondo le fonti di stampa il book chiuderà lunedì, il prezzo di collocamento sarà annunciato martedì in serata. Per Ferrari sono giorni cruciali: la campanella di Wall Street dovrebbe suonare il prossimo mercoledì 21 ottobre e la «Rossa» sarà quotata con la più che eloquente sigla “Race” che richiama il mondo delle corse e della Formula 1.

L'obiettivo dei roadshow è probabilmente quello di proporre Ferrari come marchio del mondo del lusso e non soltanto come grande nome dell'industria dell'auto, visto che i titoli del comparto mostrano sofferenze legate allo scandalo di Volkswagen per i test falsificati sulle emissioni dei motori diesel e in ogni caso il comparto luxury esprime mediamente multipli più elevati.

Dall'operazione Fiat Chrysler Automobiles ricaverà una somma compresa tra 893 e 824,4 milioni di dollari. Tuttavia è stata prevista un'opzione di overallotment (spesso battezzata come Greenshoe), volta ad ampliare ulteriormente l'offerta in funzione della domanda, pari a 1,7 milioni di titoli. Qualora Fca esercitasse tale opzione (e potrebbe avvenire viste le indiscrezione sull'oversubscribing) nelle sue casse entrerà una somma vicina al miliardo di dollari: per la precisione una somma compresa tra 906 e 981,5 milioni di dollari. Denaro che servirà a ridurre l'indebitamento del gruppo, mentre l'intera operazione che porterà il prossimo anno poi allo scorporo è un mattone cruciale per sostenere la costruzione del piano di sviluppo e investimenti di Fca da quasi 55 miliardi di dollari.

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