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Dossier Trasparenza degli Etf, nel Kiid tutte le info per investire al meglio

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Dossier | N. 29 articoliEtf facile

Trasparenza degli Etf, nel Kiid tutte le info per investire al meglio

Quando si parla di trasparenza negli investimenti non si può esimersi dal prendere in considerazione tutte quelle informazioni necessaria per una scelta oculata: quindi costi, rischi connessi allo strumento e politiche d'investimento. Informazioni che anche per gli Etf, così come per i fondi comuni, sono racchiuse all'interno del cosiddetto Kiid (Key investor information document), ovvero il prospetto informativo semplificato; un documento che contiene tutte le informazioni chiave sulle caratteristiche di un Etf e che consente all'investitore di fare un confronto rapido tra costi e rendimenti dei diversi replicanti presenti sul mercato.

Il Kiid dei vari Etf può essere visionato sui siti ufficiali degli emittenti (per esempio, andando su www.ishares.com/it, nella sezione documenti, selezionando la voce “Key Investor Information Documents” si accede a una pagina con i prospetti semplificati di tutti i replicanti della società del gruppo BlackRock), oppure sul portale di Borsa Italiana. Basta accedere su www.borsaitaliana.it, entrare nella sezione Etf e scegliere un replicante tra l'elenco di tutti quelli quotati sull'EtfPlus; si aprirà una nuova pagina e nella colonna a destra sarà possibile visionare tra i vari documenti il Kiid.

Come leggere il Kiid
Il prospetto semplificato di un Etf è composto di sole due pagine ed è articolato in diverse sezioni: obiettivi e politica di investimento, profilo di rischio e rendimento, spese, performance passate e informazioni pratiche. Il Kiid è un documento molto importante, che va analizzato a fondo quando si decide di investire in un Etf. Vanno prese in considerazione tutte le sezioni, perché concorrono a definire le caratteristiche essenziali dello strumento e quindi aiutano a comprendere la natura e i rischi connessi all'investimento.

Nella sezione “Obiettivo e Politica di Investimento” c'è una breve descrizione del prodotto, dove viene specificato l'obiettivo di rendimento, le caratteristiche dei titoli in cui investe, l'orizzonte temporale d'investimento consigliato, la valuta di denominazione dell'Etf e la politica dei dividendi, ovvero se a distribuzione o ad accumulazione.

In “Profilo di Rischio e Rendimento”, invece, la rischiosità dell'Etf viene rappresentata su una scala di valori che oscilla tra 1 (rischio minimo) e 7 (rischio massimo). Vengono inoltre indicati anche i rischi non rilevati dall'indicatore: il rischio di controparte e quello di liquidità. Le “Spese”, poi, sono riassunte in una tabelle che contiene i principali costi del replicante: spese di sottoscrizione e di rimborso (sempre nulle nel caso degli Exchange traded fund, in quanto comprati direttamente in Borsa), e spese correnti, che si riferiscono alle commissioni annue di gestione. Non vengono però indicate altre voci di spesa variabili: il costo di negoziazione (è la commissione che si paga per comprare e vendere un titolo in Borsa), che varia a seconda dell'intermediario, e il costo di accesso al mercato, dato dallo spread bid-ask, ovvero dal differenziale tra prezzo in acquisto e il prezzo in vendita.

E ancora, sul grafico presente nella sezione “Performance Passate” è possibile confrontare i rendimenti ottenuti in passato (al netto delle spese correnti) sia dal replicante sia dall'indice di riferimento. In questo modo è possibile valutare a colpo d'occhio la bontà di replica dell'Etf. Infine, il Kiid fornisce anche una serie di “Informazioni Pratiche”, come il nome della Banca depositaria, oltre a dare indicazioni su dove reperire i documenti legali e il valore patrimoniale netto giornaliero dell'Etf.

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