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CONTI HI-TECH

Conti Hi-Tech: Google, Amazon e Microsoft battono la debolezza dell'economia globale

New York - I colossi piu' innovativi dell'alta tecnologia americana dimostrano che le loro performance sono oggi a prova degli affanni dell'economia globale. Alphabet - la ex Google - Amazon e Microsoft ieri sera hanno tutte e tre battuto nettamente le attese di bilancio, mettendo in evidenza una crescita e una redditivita' capace di sostenere le loro valutazioni in Borsa.

Alphabet, forte dell'espansione delle ricerche online via smartphone, ha guadagnato nel dopo mercato il 9%, spingendo le azioni al nuovo record assoluto di 745,75 dollari. Amazon, facendo leva sulla continua espansione dei suoi servizi Internet per riportare a sorpresa utili anziche' perdite, si e' impennata dell'11% a 623 dollari. E Microsoft e' balzata del 7% oltre quota 50 dollari sull'onda delle diffusione di Windows 10 e dei suoi successi nel cloud per le aziende.

Alphabet, che vanta una cassaforte con 73 miliardi di dollari di liquidita', ha anche stupito positivamente gli investitori con un piano di riacquisto di azioni proprie da 5,1 miliardi che ha ulteriormente sostenuto le quotazioni. Da gennaio la societa' comincera' a riportare risultati separati per la divisione “core” raggruppate sotto il marchio Google - motore di ricerca, YouTube e Android - e per le attivita' piu' rischiose e meno redditizie che guardano al futuro. La maggior trasparenza finanziaria in questo modo sposata dal gruppo, ragione della creazione a luglio della nuova holding Alphabet di cui Google e' adesso una controllata, e' stata ad oggi premiata da un rialzo di oltre il 25% dei titoli, abbastanza per una capitalizzazione di mercato che sfiora i 500 miliardi.

I profitti trimestrali sono stati di 3,98 miliardi, in rialzo del 45%, pari a 5,73 dollari per azione e a 7,35 quando depurati da alcuni oneri. Gli analisti avevano previsto 7,20. Il fatturato e' salito del 13% a 18,68 miliardi. Esclusi i pagamenti a societa' terze per il traffico Internet che le inviano, il giro d'affari e' stato di 15,1 miliardi contro i 15,04 attesi. Se poi si escludono gli effetti dele tensioni valutarie le entrate sono lievitate del 21 per cento. La raccolta pubblicitaria online che domina, compreso il segmento mobile, e' aumentata ancora: i click pagati sono saliti del 35% e anche considerando un calo nei prezzi medi del 16% il fatturato pubblicitario e' balzato del 16 per cento.

Amazon, da parte sua ha messo a segno il suo secondo trimestre in attivo consecutivo, con profitti per 79 milioni di dollari contro perdite per 437 milioni un anno fa. Le vendite del gigante del commercio elettronico sono salite del 23% a 25,4 miliardi di dollari, più dei 20,58 miliardi dello stesso periodo del 2014 e di previsioni ferme a 24,9 miliardi. In Nord America, in particolare, il fatturato è salito del 28 per cento. E il segmento Amazon Web Services (Aws), che comprende i servizi cloud, ha visto le entrate lievitare del 79% a 2,09 miliardi superando ipotesi di 1,99 miliardi e i profitti periti totalizzare ben 521 milioni.
La rinvigorita vecchia Microsoft, infine, non ha tradito. L'azienda di Redmond, nel suo primo trimestre fiscale, ha riportato profitti per 4,62 miliardi di dollari, in rialzo dai 4,54 miliardi di un anno prima. Gli utili depurati di alcune voci straordinarie sono stati pari a 67 centesimi per azione contro i 59 centesimi pronosticati dagli analisti. Il giro d'affari e' stato di 21,7 miliardi, in calo del 12% ma a sua volta migliore dei 21,03 miliardi attesi. Il suo nuovo sistema operativo Windows 10 e' oggi su 110 milioni di dispositivi. Soprattutto le entrate del business cloud per le aziende sono lievitate del 7,6% a 5,89 miliardi con profitti operativi cresciuti del 14% a 2,4 miliardi. Il titolo si trova in rialzo significativo dai 34 dollari del febbraio 2014, quando Satya Nadella eredito' il posto di amministratore delegato da Steve Ballmer per rilanciare il gruppo.

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