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La Cina taglia i tassi di 25 punti base

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politica monetaria

La Cina taglia i tassi di 25 punti base

La Cina taglia nuovamente i tassi di interesse (sesto intervento dal novembre dello scorso anno) nel tentativo di ridare fiato all’economia. La Pboc, la Banca centrale cinese, ha ridotto il costo del denaro di 25 punti base e ha tagliato il coefficiente di riserva delle banche di 50 punti base, con un’ulteriore riduzione di altri 50 punti base per alcuni istituti.

La stessa Banca centrale attraverso il proprio sito Internet ha comunicato che il taglio, che porta il costo del denaro al 4,35%, avrà effetto dal 24 ottobre. Il tasso d’interesse corrisposto sui depositi si riduce dall'1,75% all'1,5%. L’Istituto centrale ha infine rimosso il tetto ai tassi praticati sui depositi.

La Cina sta attuando negli ultimi tempi la politica monetaria più aggressiva dal periodo della crisi finanziaria del 2008/9, per controbilanciare una situazione che vede una domanda debole e una eccessiva capacità produttiva delle industrie nazionali.

La decisione, annunciata nella notte di venerdì a Pechino, segue il dato ufficiale comunicato lunedì scorso, che ha evidenziato una frenata del Pil cinese, cresciuto nel terzo trimestre del 6,9% su anno, il dato peggiore dal 2009, un anno nel pieno della crisi finanziaria internazionale.

«La People's Bank of China (PBOC) è chiaramente impegnata da ormai un anno in una missione di allentamento della politica monetaria - commenta George Magnus, senior economic adviser di Ubs - Con l’economia che perde colpi, la deflazione che colpisce il imprese e il ribilanciamento ancora agli inizi, la Banca centrale viene indirizzata ad allentare ulteriormente. E questa non è la fine del percorso».

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