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Valeant, sotto accusa, apre un'inchiesta interna. Il titolo…

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il contrattacco

Valeant, sotto accusa, apre un'inchiesta interna. Il titolo cade ancora

NEW YORK - Valeant ha cercato questa mattina di rispondere alle accuse che hanno affondato il suo titolo ma senza successo: in una conference call straordinaria i vertici del colosso farmaceutico canadese quotato a Wall Street hanno annunciato la formazione di una commissione interna del board per far luce su sospetti di truffa contabile o altre irregolarità. E hanno affermato che le indagini finora svolte la convincono di non aver violato alcuna legge o regola.

Piuttosto, ha chiesto alla Sec di aprire un'inchiesta su uno dei suoi principali accusatori, la società Citron Research dello short-seller Andrew Left.
Il titolo, ancora sotto pressione per l'incertezza e le polemiche, ha ceduto un altro 6% a 109 dollari in apertura degli scambi, dopo aver perso il 35% in una settimana e del 42% nell'ultimo mese. L'azienda ha anche rivelato che le procure statali del Massachusetts e di New York hanno richiesto la consegna di documenti sul business.

Left, forse il più influente e controverso short seller statunitense, ha preso di mira Valeant paragondola alla madre di tutti gli scandali aziendali contemporanei: Enron. Ha attaccato le sue pratiche e le aggressive acquisizioni che l'hanno fatto paragonare a un oscuro impero finanziario piuttosto che a un'azienda impegnata nella medicina.

Era solo luglio quando Valeant viaggiava ai massimi di 263 dollari, culmine per un titolo decuplicato in cinque anni. Sette giorni or sono valeva ancora 180 dollari. Adesso è a 110 dollari - abbastanza per una market cap da 40 miliardi anche se caduta del 60% dalle vette - dopo essere crollato fino a 80.

Left pubblica rapporti di ricerca gratuiti - famosi per il linguaggio profano e spesso per la loro accuratezza - con la sua Citron: il j'accuse parla di fatture fasulle di Valeant attraverso catene di farmacie online che controlla, gonfiando ad arte i bilanci. Ieri il veterano amministratore delegato di Valeant, J. Michael Pearson, ha indicato che, nonostante l'autodifesa “è appropriato un completo esame” delle pratiche delle farmacie.

Left, 45 anni, orchestra le scommesse al ribasso sui titoli lontano da Wall Street: da una villa sopra Los Angeles, in un quartiere cintato con Bentley e Mercedes ovunque e qualche accento meno convenzionale: tra i vicini di casa c'è Slash, l'ex chitarrista dei Guns 'N Roses. Per decifrare la sua insolita passione basta guardare all'arredamento: souvenir di Lehman Brothers e Bernard Madoff e oggetti comprati all'asta dopo il crack, appunto, di Enron. Insomma, gli scandali che hanno fatto storia. La sua stessa carriera era cominciata a 23 anni nei “bassifondi” del mercato, ai quali attribuisce la sua educazione agli aspetti più oscuri: in una cosiddetta “boiler room”, broker che vendeva rischiosi future sulle commodities a ignari risparmiatori.

Un inizio che gli costò la condanna della National Futures Association: tre anni di divieto a operare. Poi la riscossa: l'attività in proprio, con soldi in prestito e in seguito esclusivamente i suoi capitali. Nel 2007 inchioda con dieci rapporti la Home Solution, società da 390 milioni che crolla un anno dopo quando il suo chief executive confessa truffe. Il Wall Street Journal ha esaminato 111 rapporti di Left nell'arco di 14 anni e trovato che nei dodici mesi successivi i titoli presi di mira come sopravvalutati hanno perso in media il 42 per cento. Non che abbia sempre avuto ragione: nel 2013 punto' contro Tesla, che da allora e' invece salito del 30 per cento.

Nel caso di Valeant il suo sospetto è che abbia abusato di stretti legami con farmacie specializzate online, Philidor Rx e R&O Pharmacies, creando vendite e transazioni fasulle sui prodotti. Un inganno contabile, insomma, alla Enron. Il Wall Street Journal ha a sua volta documentato legami pericolosi, ancora oggi: dipendenti di Valeant lavorano a Philidor e mantengono linee di comunicazione separate con le due società.

Gli analisti di Wall Street per ora rimangono a maggioranza al fianco della società, senza raccomandazioni di vendere il titolo e un target medio di oltre 200 dollari. Cè però ben di più in gioco di un solo gruppo. In discussione è un intero nuovo modello per la farmaceutica: Valeant, che ha quasi tre miliardi di fatturato trimestrale, è stata il pioniere di una strategia opportunistica fondata sull'acquisto di rivali, da Bausch & Lomb nel 2013 a Salix quest'anno per 14,5 miliardi, mirata a spremere rapidi profitti con tagli di ricerca e posti di lavoro e aumenti dei prezzi dei prodotti. Un atteggiamento da far-west finanziario che si sta facendo strada tra le polemiche: di recente l'ex gestore di hedge fund Martin Shkreli, fondatore di Turing Pharmaceuticals, ha acquistato un farmaco per l'Aids alzandone il prezzo da 13,50 dollari a pillola a 750. La cura, per le aziende, non può essere ora comprata facilmente: si chiama trasparenza.

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