Finanza & Mercati

Dossier Strategici o tattici, gli Etf danno il polso dei mercati

  • Abbonati
  • Accedi
Dossier | N. 29 articoliEtf facile

Strategici o tattici, gli Etf danno il polso dei mercati

La flessibilità è un'altra caratteristica che rende interessante l'utilizzo degli Etf da parte dei risparmiatori come scelta di portafoglio di lungo periodo, quindi per raggiungere la corretta diversificazione. Ma anche per cogliere (con prudenza) qualche momento di mercato. La quarta puntata del ciclo sugli Etf facili aggiunge informazioni sul corretto utilizzo di tali strumenti. Il 14 novembre l'ultima puntata, con l'accessibilità degli Etf, dove trovarli.

Poter raggiungere tutti i mercati del mondo con uno strumento finanziario semplice. Uno dei grandissimi vantaggi degli Etf (exchange traded fund), i fondi “cloni” che replicano gli indici, è quello della flessibilità. Un Etf può essere facilmente acquistato attraverso il proprio intermediario, ha un prezzo in tempo reale, in qualsiasi momento c'è un market maker con una proposta di offerta e acquisto. E questo garantisce un'entrata e uscita sui mercati in maniera semplice e veloce.

Il concetto di flessibilità oggi ha raggiunto la sua massima declinazione. L'offerta degli Etf presenti sul mercato ha raggiunto un livello tale da consentire ormai una gestione totalmente dinamica del portafoglio. La disponibilità di prodotti si è infatti allargata sia per asset allocation (azionario, obbligazionario) che per area geografica. «L'investitore - spiega Andrea Cattapan, analista di Consultique - si trova quindi un'ampia “matrice di mattoncini” sia per coprire la singola esigenza relativa ad un mercato o ad un settore, sia per attuare strategie attive di portafoglio più o meno complesse». L'altra grande sfida che sta portando avanti l'industria degli Etf in questa fase è quella di entrare a pieno nel canale bancario (vedi altro pezzo in pagina) e utilizzare le grandi potenzialità di questo sistema distributivo: una rivoluzione destinata a cambiare il rapporto tra investitori e strumenti finanziari.

Il mondo dei “cloni” è anche un grandissimo laboratorio sperimentale per trovare nuove formule di investimento adatte a risparmiatori sempre più evoluti. Se fino a qualche anno fa, la metodologia di selezione dei titoli (azionari o obbligazionari) seguiva criteri standard (come ad esempio la capitalizzazione di mercato), le ultime tendenze presenti nell'industria evidenziano la forte svolta verso panieri ad hoc, aggiuntivi rispetto agli indici standard.

Gli emittenti hanno creato nuovi modelli di indici, spesso proprietari, dove la scelta dei titoli segue particolari algoritmi quantitativi per ottenere esposizioni specifiche: così la volatilità può essere tenuta sotto controllo o può essere portata alla sua massima espressione l'esposizione verso titoli ad alto dividendo.

Un'altra dimostrazione che la flessibilità nell'uso degli Etf risulta massima, sia nella scelta del singolo prodotto, sia nella composizione di un portafoglio completo. Dal free risk (Etf monetari) alle soluzioni bilanciate, dall'esposizione equity fino a quelle a leva: il grado di rischio è completamente modulabile. Così come l'orizzonte temporale. «Il basso costo degli Etf - conclude Cattapan - e le loro caratteristiche intrinseche li rendono mattoni ideali per un'asset allocation di lungo periodo, ma moltissimi sono anche i trader che li utilizzano per le speculazioni di breve termine».

La facilità e l'estrema flessibilità di cavalcare i mercati deve essere usata con prudenza. Poter accedere con un semplice click a tutti i mercati del mondo può portare a una gestione superficiale dei propri risparmi

© Riproduzione riservata