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H-farm debutta sull'Aim

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H-farm debutta sull'Aim

H-Farm, l'acceleratore di startup fondato nel 2005 da Riccardo Donadon a Roncade (Treviso) debutta domani a Piazza Affari sul giovane listino di AimItalia, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese.

25-30 milioni è l'obiettivo di raccolta, finalizzato alla crescita della società che punta a trasformare il suo modello di business e a diventare un campus in grado di ospitare nei prossimi cinque anni tremila ragazzi, tra talenti imprenditoriali e studenti. Con l'Ipo, H-Farm Ventures diventa H-Farm.com e si focalizzerà di più sulla consulenza alle imprese nell'ambito della trasformazione digitale e sui servizi legati all'education e alla formazione per aziende. Non sarà abbandonato il modello dell'accelerazione alle startup, anzi l'obiettivo è essere sempre più un punto di riferimento per il venture capital italiano e l'Europa.

La società vuole svilupparsi infatti secondo tre direttrici: Investments l'area di business legata all'accelerazione di startup e al venture capital, che resta al centro dell'attività di H-Farm (71 investimenti fatti in dieci anni, 17 milioni di euro investiti in startup e 4 exit messe a segno) e si allargherà nei prossimi 5 anni anche a nuove imprese europee; Industry, divisione dedicata alla consulenza di innovazione digitale per imprese che finora è quella che ha più contribuito al fatturato: 17 milioni di euro nel 2014 e 11 milioni nel primo semestre del 2015; education, l'area che fornisce servizi di formazione alle imprese attraverso Digital Accademia e che mira a creare una proposta formativa, riconosciuta a livello internazionale, destinata a giovani dai 6 ai 26 anni.

Hanno seguiro l'operazione come advisor N+1, Unicredit Corporate & Investment Banking come global coordinator, il nomad Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni, i legali Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e LCA Studio Legale, mentre tra i soci che hanno spinto nella direzione della quotazione Renzo Rosso con il 16,5%, Giuseppe Miroglio con il 12%, Cattolica Assicurazioni - con il 4,5%, che ha confermato di aderire alla quotazione -, Unicredit con il 2,7%.

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