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Ferrari, forte calo in Borsa sui primi report

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Ferrari, forte calo in Borsa sui primi report

Ferrari scivola in Borsa sui giudizi degli analisti finanziari. Le azioni del Cavallino rampante, quotate dal mese scorso a Wall Street, perdono a metà seduta il 3,5% circa a 49,62 dollari nel giorno in cui sono stati pubblicati i primi report degli analisti finanziari. Contando anche il 5% perso venerdì, le azioni Ferrari (di cui Fca conserva ancora l'80% del capitale) sono dunque cadute di oltre l'8% in due sedute e sono scese nettamente al di sotto del prezzo di collocamento di 52 dollari per azione.

Dagli analisti arriva un ampio spettro di valutazioni. Quelli delle banche del consorzio di collocamento sono relativamente più ottimisti: il global coordinator Ubs assegna a Ferrari la valutazione buy con un prezzo obiettivo di 60 dollari; ancora più ottimista Mediobanca (joint bookrunner): Ferrari è outperform (farà meglio del settore) con target 64 dollari; JpMorgan Chase, un altro bookrunner, è più prudente con un neutral a 52 dollari . Evercore Isi, che non ha partecipato all'operazione, assegna invece al titolo un sell (vendere) con obiettivo di prezzo a 40 dollari.

Tra le valutazioni, Mediobanca scrive che «Ferrari è un asset unico in termini di esclusività, contenuto tecnologico e notorietà del marchio»; la banca sottolinea l'effetto positivo dell'arrivo di Sergio Marchionne alla guida e ritiene che il superamento della soglia di 10mila vetture prodotte l'anno non sarà un problema e aumenterà la redditività. JpMorgan prevede «una forte crescita degli utili a medio termine» spinta dalla crescita della domanda, dal calo dei costi di ricerca e sviluppo e di quelli legati alla Formula Uno e dal calo dei prezzi delle materie prime. Ritiene però che tali opportunità valgano solo una tantum, e perciò assegna la valutazione neutrale. Secondo Evercore Isi «i margini di Ferrari restano più bassi di quelli dei titoli comparabili».

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