Finanza & Mercati

Il rischio che la mossa giusta arrivi in ritardo

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l’analisi

Il rischio che la mossa giusta arrivi in ritardo

Per una volta, Mario Draghi, un maestro nel gestire le aspettative dei mercati e nel produrre poi un risultato, nei fatti o a parole, che vada al di là delle attese, sembrerebbe aver fallito nell'intento.Ci sono diverse spiegazioni per la decisione della Bce. L'opposizione in consiglio non ha fermato Draghi in altre occasioni ed è stata tutto sommato contenuta. Ha giocato un ruolo l'intenzione di tenersi qualche munizione di riserva per le prossime riunioni, nel caso la situazione, soprattutto sulle prospettive d'inflazione, dovesse deteriorarsi. Ma, più di tutto, ha pesato probabilmente il fatto che è difficile far passare un pacchetto aggressivo di stimolo quando le previsioni dello staff fino al 2017 sono sostanzialmente immutate rispetto a tre mesi fa. Il problema della Bce è semmai che queste previsioni si sono rivelate, trimestre dopo trimestre, immancabilmente troppo ottimiste. Sarebbe però sbagliato farsi condizionare nel giudizio dalla reazione nettamente negativa dei mercati. Anche perché questi spesso invertono poi la rotta, non tanto perché con il tempo apprezzano appieno il merito delle misure, come ha invocato ieri Draghi, ma perché orientati da altri fattori. La delusione dei mercati non va conclusa con la delusione per le politiche adottate, ha osservato ieri saggiamente Adam Posen, presidente del Peterson Institute. Il problema è semmai che con la reazione di ieri i mercati hanno cancellato in un colpo solo buona parte dei benefici (in termini di calo dell'euro, per esempio) prodotti nelle ultime settimane dalle aspettative generate dalla Bce. Ci sono però due elementi più rischiosi: che si sia incrinata la sintonia fra Draghi e i mercati che ha portato tanti vantaggi in questi quattro anni, con il dubbio che il primo si sia giocato parte della credibilità nei confronti dei secondi. E che la Bce abbia perso il tempo giusto per intervenire, quando nei prossimi mesi l'urgenza della sua azione sarà mascherata dal probabile rialzo dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve e dal temporaneo rimbalzo dell'inflazione a causa di semplici effetti statistici. Il che produrrebbe un ritardo pericoloso qualora lo scenario si rivelasse meno positivo di quello descritto ieri dalla Bce.

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