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Rcs, sì dei soci alla delega per aumento capitale fino a 200 milioni

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Rcs, sì dei soci alla delega per aumento capitale fino a 200 milioni

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L'assemblea degli azionisti di Rcs Mediagroup ha deliberato, in sede straordinaria, di attribuire al Cda una delega ad aumentare a pagamento il capitale sociale per massimi 200 milioni di euro entro il 30 giugno 2017. La delega è stata approvata con il 99,7% del capitale.

Nessuna modifica è intervenuta recentemente nella compagine azionaria che vede schierati: Fca con il 16,734% del capitale, l'editore Urbano Cairo con il 4,616%, Invesco con il 4,835%, ChemChina tramite Pirelli con il 4,433%, Finsoe-Unipol con il 4,6%, Diego Della Valle con il 7,325%, Paolo Rotelli con il 2,744%, Intesa Sanpaolo con il 4,176% e Mediobanca con il 6,25% del capitale.

In sala è rappresentato il 46% del capitale sociale del gruppo editoriale e, dalla lettura del libro soci, non sono emerse novità nell'azionariato. Dopo la comunicazione al mercato sull’aumento di capitale il titolo Rcs Mediagroup si è impennato fino a guadagnare il 10%.

L'Ad Rcs Laura Cioli spera di poter definire “velocemente” la rinegoziazione del debito con le banche, dopo l'approvazione del piano. “Subito dopo la presentazione del piano continueremo il dialogo che abbiamo già aperto con le banche e auspico di trovare velocemente una soluzione - ha detto -. Poi naturalmente i tempi saranno legati a una discussione tra soggetti diversi, ma il nostro auspicio è trovare velocemente una soluzione”.

Nell'azienda l’ad vede attività di “grandissimo valore, molto forti su cui andare a costruire una strategia di rilancio”. Lo ha detto parlando del piano che, ha ricordato, dovrà venir approvato venerdì dal Cda. “In sintesi vedo azienda in una situazione un po' complicata in un mercato complicato però con degli asset di grandissimo valore molto forti su cui andare a costruire strategia di rilancio dell'azienda”.

In Rcs, ha spiegato Cioli, “ci sono aree di potenziale sviluppo, a prescindere dalla valorizzazione dei nostri asset, e ce ne sono alcune molto interessanti e anche di queste andremo a parlare la prossima settimana”. In precedenza Cioli aveva inoltre escluso interferenze sull'elaborazione delle nuove strategie: “Sul piano non mi risulta ci sia stato alcun ultimato da parte di nessuno”, ha detto. Con l'arrivo al vertice dell'azienda, ha spiegato, “ho ritenuto opportuno andare a rivederlo in tempi molto brevi, con un mese complessivo di elaborazione e presentazione”.

In Rcs Mediagroup, secondo Cioli, “ci sono ancora importanti aree di razionalizzazione, nonostante siano stati fatti degli interventi. E non sto parlando di persone in questo momento, ma di tutta una serie di elementi che ci sono in azienda. Ci sono manifestazioni di interesse da parte di diversi soggetti che si stanno proponendo come potenziali acquirenti. Venderemo solo a prezzi interessanti, non ci sono in circolazione numeri veritieri finora. Venderemo solo a condizioni interessanti, non siamo nelle condizioni di vendere a qualunque costo”. È quanto ha riferito dall’ad di Rcs, rispetto alle manifestazioni di interesse per la controllata spagnola Veo Television. Secondo alcune indiscrezioni il valore attribuito da Rcs alla Tv controllata tramite Unidad Editorial non e' inferiore a 50 milioni di euro.

“Nessuno mi ha chiesto nulla”. Così ha replicato Laura Cioli, consigliere del gruppo Telecom a chi - a margine dell'assemblea di Rcs di cui e' amministratore delegato - a chi le chiedeva se intende fare un passo indietro per uscire dal board del gruppo. In sede ordinaria oggi l'assise ha dato il via libera all'integrazione in Cda del nuovo consigliere Mario Notari.

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