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Il 2015 anno record per Piazza Affari, crescita in doppia cifra per i…

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l’anno dei mercati

Il 2015 anno record per Piazza Affari, crescita in doppia cifra per i listini

Il 2015 è stato un anno record per la Borsa Italiana, sia in termini di performance che di nuove quotazioni. Il listino principale, il Ftse Mib, ha guadagnato il 13,94% e il Ftse All Share addirittura il 16,47% superando di gran lunga Parigi, Francoforte e Tokyo, che si avvicinano a guadagni attorno al 10%, e ancora di più Wall Street e Londra che si apprestano a chiudere l'anno in rosso.

La ritrovata dinamicità di Piazza Affari si misura anche dal numero di quotazioni con 32 nuove ammissioni che segnano un record dal 2007. Le nuove società sbarcate sul listino milanese hanno raccolto oltre 5,7 miliardi di euro trainate da Poste Italiane, che con i suoi 3 miliardi raccolti è la più grande quotazione da dieci anni a questa parte. Con il crescere del numero di società quotate, salite a 356, cresce anche la capitalizzazione a 567,6 miliardi (+17,6%) e il rapporto della capitalizzazione rispetto al Pil, dal 29,1% di fine 2014 al 34,8% attuale; un dato che riflette un maggior grado di apertura al mercato del sistema italiano.

Le azioni più scambiate sono state quelle di Unicredit e Intesa Sanpaolo. Il titolo UniCredit, come lo scorso anno, è stato il più scambiato come numero di contratti (3,9 milioni contro i 5 milioni del 2014). Intesa risulta invece in testa per controvalore, categoria in cui sorpassa la stessa UniCredit e raggiunge i 95,2 miliardi di euro (nel 2014 l'istituto guidato dall'a.d. Federico Ghizzoni era in testa con 112,3 miliardi di controvalore). Complessivamente, gli scambi di azioni in Borsa hanno raggiunto una media giornaliera di 3,2 miliardi di euro e quasi 282mila contratti

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