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In Compagnia si apre la successione

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In Compagnia si apre la successione

Le lettere agli enti che devono indicare i 14 componenti del nuovo consiglio generale che guiderà la Compagnia di San Paolo dal 2016 al 2020 sono state spedite pochi giorni prima di Natale. Si è così formalmente messo in moto, secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, il processo che entro la primavera prossima porterà al rinnovo degli organi della Fondazione cui oggi fa capo il 9,37% di Intesa Sanpaolo e un patrimonio che un anno fa sfiorava i 7 miliardi ma da allora, dato l’apprezzamento del 26% del titolo della banca negli ultimi 12 mesi, sicuramente è cresciuto in misura consistente.

Il ricambio sarà corposo. Oltre al consiglio generale, com’è noto, ci sarà da rinnovare il comitato di gestione - dove la maggior parte dei membri non può essere confermata - nonché il presidente: Luca Remmert, succeduto a Sergio Chiamparino nel corso del 2014, non può essere a sua volta rieletto. Chi prenderà il suo posto? Il candidato numero uno, da tempo, è Francesco Profumo, ex rettore del Politecnico di Torino e ministro dell’Istruzione, oggi presidente di Iren; è su di lui che si concentrerebbe l’appoggio del sindaco di Torino, Piero Fassino, cui solitamente tocca la nomina del presidente della Compagnia. Profumo ha incontrato più volte il sindaco, ma non avrebbe ancora sciolto le riserve: oltre alla presidenza Iren oggi ricopre diversi incarichi non agevolmente compatibili, e così si spiega perché i giochi siano nei fatti ancora aperti.

Un altro nome forte è quello di Piero Gastaldo, che dal 2001 è segretario generale della Fondazione e pertanto potrebbe garantire continuità in una fase delicata vista la necessità di alleggerire nei prossimi anni di circa il 4% la quota di Intesa e soprattutto di reinvestire i due miliardi che ai valori di oggi sarebbero incassati dalla Compagnia. Tra gli altri nomi circolati in questi mesi come possibili successori di Remmert figura anche quello di Evelina Christillin, oggi alla presidenza dell’Enit, nonché di Valentino Castellani, sindaco di Torino prima di Sergio Chiamparino e poi presidente del Comitato organizzatore delle Olimpiadi del 2006.

A differenza del passato, dentro e fuori dalla Compagnia al momento non c’è traccia di particolare tensione; si vedrà se gli animi si scalderanno alla ripresa, considerato che tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio i tempi saranno maturi per la scelta dei nuovi rappresentanti. Il periodo si annuncia caldo anche su altri fronti: uno bancario, visto che entro aprile andrà individuato il successore di Giovanni Bazoli alla presidenza (unica) di Intesa e un altro politico, dal momento che l’elezione del nuovo presidente della Compagnia viaggerà in parallelo alle amministrative da cui uscirà anche il nome del prossimo sindaco di Torino, una competizione a cui parteciperà anche l’uscente Fassino .

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