Gli ultimi segnali di frenata dell'economia cinese hanno dato un nuovo colpo al ribasso al petrolio, rispedendolo verso i minimi pluriennali. Il petrolio è anche la voce con maggior peso dell'indice Crb, l'indice complessivo delle materie prime, e l'intero settore delle commodity è destinato a rimanere debole a fronte di una domanda globale che stenta a dare quei segnali di ripresa tanto attesi. L'indice Crb ha perso il 40% circa in un anno e mezzo e il prezzo del petrolio Wti oltre il 60%: un tracollo che ha pochi precedenti. Secondo gli esperti, il prezzo del petrolio è destinato a restare debole nel medio termine stretto tra una sovraccapacità produttiva (intaccata fino a oggi marginalmente dal prezzo in picchiata) e una domanda che non spicca il volo. Per chi vuol esporsi sul comparto energetico, secondo gli addetti ai lavori, meglio puntare sui titoli del comparto piuttosto che direttamente sulla materia prima.