Lutto nella finanza. È scomparso nella notte dopo una grave malattia all’età di 60 anni Claudio Sposito, fondatore e numero uno di Clessidra Sgr, principale gestore di fondi di private equity dedicati al mercato italiano. Romano, classe 1955, Sposito fondò nel 2003 Clessidra, di cui era presidente e amministratore delegato. Attualmente era consigliere nel Consiglio di amministrazione di Buccellati Holding Italia. Prima di Clessidra, è stato per cinque anni amministratore delegato di Fininvest Spa e per dieci anni managing director di Morgan Stanley & Co. con responsabilità sulle attività di investment banking per l'Italia. In precedenza aveva lavorato in importanti istituzioni finanziarie quali Barclays Bank, Citibank e Standard Chartered. Il manager lascia una moglie e due figli.
In Clessidra la squadra di Sposito è cresciuta nel tempo fino a raggiungere i 20 professionisti e 4 operating partner con un forte connotato di competenze industriali. Fra gli acquisti rilevanti del team Francesco Trapani (ex numero uno di Bulgari) e Rocco Sabelli, ex amministratore delegato di di Alitalia. Il fondo nell’ultimo periodo si era riposizionato: meno leva finanziaria, focus per l’80% su aziende fortemente orientate all’export e per il 20% su campioni nazionali, la permanenza media nelle società di 4-5 anni, l’investimento medio di 80-90 milioni. «Noi siamo molto propositivi, arriviamo quando il deal ancora non c’è - aveva dichiarato Sposito in un’intervista a Repubblica nel luglio scorso - a differenza dei fondi paneuropei, che si muovono con logiche reattive. A volte lavoriamo anni su un'operazione, prima di concludere: il rapporto con l'imprenditore è sempre delicato, perché ovviamente chi ha creato un’impresa ha un rapporto anche emotivo con la sua azienda, cosa per la quale abbiamo sempre grande rispetto; il nostro modello è di creare una partnership, nei casi in cui l’imprenditore rimane con una quota di minoranza».
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