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Volkswagen, prima bocciatura sui richiami

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Volkswagen, prima bocciatura sui richiami

  • –Andrea Malan

DETROIT

Il California Air Resources Board (Carb), l’ente californiano per la tutela dell’aria, ha bocciato la soluzione proposta dalla Volkswagen allo scandalo dei motori diesel truccati. L’ente ha anche notificato al gruppo tedesco la violazione nelle norme californiane per l'utilizzo nei motori di un cosiddetto «defeat device», il software che permette al motore di individuare quando il veicolo è in fase di test e adatta le emissioni di conseguenza; la notifica riguarda i motori diesel 2 litri che equipaggiano poco meno di 500mila veicoli venduti tra il 2009 e il 2015. Il piano Vw è stato bocciato - spiega il Carb - in quanto «manca di dettaglio sulle riparazioni proposte e non valuta a sufficienza l'impatto sulla performance dei veicoli». «Volkswagen ha deciso di frodare i test e ha cercato poi di coprire la frode» afferma Mary D. Nichols, presidente del Carb. «Hanno proseguito a mentire e quando scoperti hanno tentato di negarlo».

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La notizia è un duro colpo per il gruppo tedesco, il cui amministratore delegato Matthias Mueller dovrebbe incontrare proprio oggi a Washington la responsabile dell'Epa (l’Ente americano per la protezione dell'ambiente), Gina McCarthy e i rappresentanti del Carb. Sul tavolo c'è proprio il problema delle riparazioni ai veicoli diesel Vw venduti negli Usa con il software truccato. Mentre le soluzioni proposte da Vw in Europa sono state accettate dalle autorità tedesche e verranno messe in atto con un campagna di richiami nel corso di quest'anno, qui negli Usa - dove la normativa è più severa, soprattutto sugli ossidi di azoto - il via libera è molto più difficile e la decisione californiana complica le cose. Già nelle scorse settimane la stessa McCarthy aveva espresso impazienza per il protrarsi delle discussioni e il ministero della Giustizia di Washington ha avviato una causa civile contro Vw che potrebbe portare a penali multimiliardarie. Di qui l'incontro, chiesto dai tedeschi.

«Le azioni di oggi non precludono un richiamo - scrive il Carb nel comunicato di ieri -. Proseguiremo l'inchiesta e le valutazioni tecniche con l'Epa per riportare i veicoli al di sotto dei livelli permessi di emissioni, per determinare la mitigazione dei danni e fissare le penali». L'Epa ha fatto sapere a sua volta che «è d'accordo con il Carb che la Volkswagen non ha sottoposto un piano approvabile per riportare le emissioni dei veicoli entro la norma». L'azienda ha dichiarato ieri sera dal canto suo che la bocciatura riguarda le proposte presentate a dicembre. «Da allora abbiamo avuto ulteriori discussioni costruttive con il Carb - scrive Vw in un comunicato - e siamo impegnati a lavorare con in Carb e le altre autorità e continueremo le nostre discussioni domani con l'Epa».

Mueller è arrivato domenica negli Usa ed è impegnato in una vera e propria campagna per cercare di riconquistare la fiducia degli americani dopo lo scandalo, un'operazione non priva di rischi visto il durissimo giudizio del Carb. In un'intervista alla Npr, la radio pubblica americana, Mueller aveva detto nei giorni scorsi che «Volkswagen non ha mentito alle autorità» quando è emerso il problema sui motori diesel, ma si è trattato di «un problema tecnico» e di una «errata interpretazione della legge».

Un altro costruttore tedesco, la Bmw, ha intanto annunciato di aver chiuso il 2015 con un record di vendite - il quinto consecutivo - nonostrante un lieve calo nel mese di dicembre: il gruppo Bmw ha chiuso l'anno con 2,25 milioni di veicoli venduti (+6% sul 2014) e la marca omonima è riuscita, con 1,9 milioni (+5%) a conservare la leadership nel settore premium davanti alla Mercedes (+15% a 1,87 milioni).

Ieri il Salone di Detroit ha visto l'inatteso forfait di Sergio Marchionne: il manager Fca avrebbe dovuto incontrare (fra gli altri) il Governatore del Michigan Rick Snyder e quello della provincia canadese dell'Ontario, ma non si è presentato perché raffreddato.

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