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La Borsa cinese entra nel «mercato dell’Orso»

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la giornata dei mercati

La Borsa cinese entra nel «mercato dell’Orso»

TOKYO - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso dello 0,54% a 17.147,11 punti, in una giornata in cui è proseguita una forte volatilità sui mercati asiatici, che hanno aperto su un tono positivo ma hanno poi ondeggiato fino a perdere terreno. L'indice Csi della borsa di Shanghai chiude in calo del 3,55%, per i timori sul rallentamento dell'economia cinese. Lo Shanghai Composite Index resta sotto quota 3 mila a 2.900,97 punti, mentre l'indice arretra del 3,40%. La Borsa cinese è ufficialmente entrata in un «bear market» perché è sotto di oltre il 20% dal picco toccato lo scorso dicembre.

Incoraggiata dalla precedente chiusura positiva di Wall Street legata al rimbalzo dei prezzi petroliferi, la Borsa giapponese aveva aperto con il Nikkei in rialzo di oltre il 2% ma ha poi frenato i guadagni anche in relazione a un nuovo ripiegamento delle quotazioni del greggio e ad alcune dichiarazioni de governatore della banca del Giappone Haruhiko Kuroda. Kuroda ha detto di non avere intenzione di procedere nell'immediato a ulteriori allentamenti della politica monetaria.

Sulle piazze cinesi il trend prevalente è ribassista, mentre la banca centrale continua nei suoi sforzi di stabilizzare il cambio del renmimbi e gli inventori attendono cruciali dati sull'economia cinese tra lunedì' e martedì prossimo (incluso il dato sul Pil 2015).
Il mercato di Tokyo è stato agevolato inizialmente anche da un lieve indebolimento dello yen sopra quota 118 sul dollaro e da alcune dichiarazioni di James Bullard (presidente della Fed di St Louis) sul tema del ridimensionamento delle aspettative di inflazione negli Usa (il che fa ipotizzare come meno giustificati e quindi meno probabili eventuali nuovi rialzi dei tassi americani, almeno per i prossimi mesi). Nella fase finale, però, lo yen è tornato a irrobustirsi sotto quota 118.

Emergono anche le prime delusioni sul fronte degli utili aziendali. La catena di department store Matsuya è stato oggetto di forti vendite dopo aver tagliato le stime sui profitti per l'esercizio in corso. Molto penalizzate anche le azioni di Kawasaki Heavy dopo la notizia di una forte contabilizzazione in perdita relativa alle attività di cantieristica navale in Brasile. In picchiata Aderans dopo la revisione al ribasso delle stime d'esercizio dal nero a un rosso di 1,5 miliardi di yen.

Forte rimbalzo in positivo (fino a +17%), invece, per i titoli di Sharp dopo le anticipazioni del quotidiano Yomiuri secondo cui la taiwanese Hon Hai sarebbe pronta a fare una offerta di investimento da circa 700 miliardi di yen (5,9 miliardi di dollari) per acquisire il controllo della società giapponese di elettronica. In pratica, Hon Hai ha migliorato le sue proposte, ma deve vedersela con il fondo parapubblico per l'innovazione Innovation Network Corp of Japan, che pare intenzionato a favorire una soluzione “nazionale” per la crisi di un tradizionale alfiere dell'elettronica giapponese.

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