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Padoan: «A Bruxelles proposta di bad bank leggera ma efficace»

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Padoan: «A Bruxelles proposta di bad bank leggera ma efficace»

BRUXELLES

È ripartito il negoziato tra Roma e Bruxelles sull’ipotesi di creare una bad bank in cui riversare i crediti inesigibili del settore bancario italiano. La Commissione europea sta studiando una proposta trasmessa dal Governo Renzi mercoledì sera, e che ieri qui a Bruxelles, in occasione di una riunione dei ministri delle Finanze della zona euro, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha definito «leggera ed efficace». L’esito della partita rimane però ancora incerto.

La proposta di bad bank inviata alla Commissione è «una proposta a cui lavoriamo da tempo, che completa strumenti che già abbiamo sul terreno come le nuove procedure concorsuali; sarà leggera ma efficace», ha detto il ministro. «Il meccanismo della garanzia pubblica potrà essere parte della proposta». L’economista italiano ha auspicato anche «tempi rapidi» per trovare una intesa che la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager ha definito “urgente”. Lo stesso esecutivo comunitario aveva annunciato mercoledì sera di avere ricevuto la proposta italiana di bad bank. Ancora ieri il portavoce Ricardo Cardoso ha spiegato che la proposta italiana è «una traccia informale» (informal outline, in inglese). Ha poi confermato che i contatti tecnici tra le parti sono in corso nel tentativo di trovare una intesa. La Commissione si vuole per ora prudente, in attesa di capire se il riavvio del negoziato è sufficientemente concreto.

In cuor suo, l’esecutivo comunitario sembra temere che il Governo Renzi abbia mandato a Bruxelles una proposta nel tentativo negoziale di rinviare la palla nel campo avverso, dopo che la signora Vestager in una intervista pubblicata mercoledì aveva esortato l’Italia di «decidere ciò che vuole». Un esponente comunitario ha definito la proposta italiana «generale» e «poco dettagliata». Il nodo più concreto evidentemente è l’uso del denaro pubblico, che è regolamentato da leggi comunitarie.

Una bad bank ha il compito di raccogliere le sofferenze bancarie del sistema creditizio, per gestire, ristrutturare e rivendere sul mercato i crediti inesigibili. In Italia le sofferenze rappresentano il 17% del totale dei crediti (rispetto al 3% in Germania, al 4% in Francia, al 7% in Spagna). In un contesto nel quale vi è un divario nel prezzo tra domanda e offerta, lo Stato può agire in almeno due direzioni: può sussidiare il prezzo di acquisto oppure offrire garanzie all'acquirente per limitare eventuali perdite. «Bisogna mettere in piedi un meccanismo che permetta lo scambio», ha detto ieri il ministro Padoan. Alla domanda se vi sia mercato per i crediti inesigibili italiani, l’economista ha risposto: «Come per qualsiasi mercato, bisogna crearlo, ci vuole un avvio, un po’ come varare una nave». L’uomo politico ne ha approfittato per tornare sulle richieste di flessibilità di bilancio che il governo ha presentato, illustrando la Finanziaria del 2016 che la Commissione tornerà a valutare tra inverno e primavera.

«La flessibilità che chiede l’Italia è prevista dalle linee-guida della Commissione. Non è né poca né troppa», ha detto Padoan. Infine, a una domanda sulle relazioni tra Roma e Berlino dopo le critiche che il premier Matteo Renzi ha rivolto al governo tedesco per la freddezza con la quale ha accolto una proposta comunitaria di garanzia unica dei depositi bancari, il ministro dell’Economia ha ammesso che la posizione tedesca è «lontana» da quella italiana, ma che i rapporti tra i due paesi sono «ottimi».

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