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Oi sceglie gli advisor per Tim

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Oi sceglie gli advisor per Tim

Oi va avanti nel suo percorso di avvicinamento a Tim Brasil. Secondo quanto riferisce il quotidiano locale Globo, il gruppo brasiliano avrebbe ingaggiato Barclays e Santander per assisterla nel confezionamento di una proposta di fusione da rivolgere alla controllata carioca di Telecom Italia, affiancando la banca d’affari brasiliana Btg Pactual che già lavora da tempo sul dossier, ma che è finita recentemente sotto pressione per lo scandalo che ha coinvolto il suo presidente-fondatore André Esteves. Un’operazione complessa - riferisce il Globo - che passa anche da una ricapitalizzazione di Oi. Il gruppo brasiliano ha già siglato una lettera d’intenti con il magnate russo Mikhail Fridman, disposto a mettere sul piatto fino a 4 miliardi di dollari. Tim per ora sta alla finestra perchè prima di scendere in campo vuole garanzie sul rischio contenzioso che pesa sull’incumbent brasiliano che, se non risolto, vanificherebbe le sinergie miliardarie che si potrebbero sprigionare dall’aggregazione. D’altra parte Oi ha fretta di trovare una sistemazione, dato che, secondo fonti finanziarie locali, in primavera potrebbero trovarsi a sforare i convenants sul debito.

Telecom intanto ha da chiudere un’altra partita in casa, che è quella delle torri Inwit. Sono arrivate tre offerte non vincolanti. La migliore, economicamente, pare essere quella di EiTowers, la società delle torri tv del gruppo Mediaset, con un prezzo per azione superiore del 10% a quella di Cellnex che, avendo già rilevato le torri Wind, avrebbe le maggiori sinergie da sfruttare. La più bassa quella di American Tower, che già si è aggiudicata le torri mobili di Tim in Brasile.

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