
TOKYO - Le Borse asiatiche si sono indirizzate oggi per lo piu' in positivo dopo l'avanzata di Wall Street seguita a un recupero dei prezzi petroliferi (che pero' ha gia' cominciato a rientrare).
A Tokyo l‘indice Nikkei ha riguadagnato fin dalla mattinata gran parte delle perdite della sessione precedente e ha chiuso con un rialzo del 2,7% a quota 17163,92 punti, ma i mercati cinesi – reduci dallo scivolone di oltre il 6% di ieri – hanno mostrato scarsa propensione a riprendersi e anzi accusato nuove scivolate. Le notizie dal fronte economico restano poco incoraggianti: in Cina i profitti industriali sono scesi del 4,7% in dicembre (settimo mese consecutivo di declino).
L'atmosfera complessiva sui mercati resta molto volatile, in attesa di eventuali indicazioni da parte della Federal Reserve sul ritmo futuro della manovra di rialzo dei tassi americani, mentre aleggia un punto interrogativo su possibili decisioni espansive (venerdi' prossimo) da parte della Banca del Giappone. A Tokyo hanno giovato i forti acquisti sul gigante delle comunicazioni Softbank, dopo che la sua controllata americana Sprint ha registrato perdite inferiori alle previsioni.
Nel mondo delle imprese nipponiche, e' spiccata oggi la notizia (sia pure smentita ufficialmente) di trattative in corso tra Suzuki e Toyota per una alleanza che dovrebbe consentire al colosso automobilistico di trarre vantaggi dalla forza della Casa piu' piccola nelle vetture di piccola cilindrata e sul mercato indiano. Il titolo Suzuki e' schizzato al rialzo fin di oltre il 10%, con effetti positivi sugli altri automobilistici. Toyota starebbe anche pianificando di trasformare l'affiliata Daihatsu (in cui ha oggi una partecipazione di oltre il 52%) in una filiale interamente controllata. Un comparto in movimento, dunque: questa settimana e' arrivato l'annuncio dell'abbandono del mercato giapponese da parte dell'america Ford, che non vede prospettive di redditivita'.
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