Il nuovo calo dei prezzi del greggio pesa sulle Borse asiatiche. Dopo due sessioni di forti rialzi seguite all'introduzione di tassi negativi da parte della Banca del Giappone, l'indice Nikkei ha sospeso la corsa, appesantito specialmente dai titoli legati al settore energia, e ha chiuso in ribasso dello 0,64% a 17.750,68 punti.
Lo yen ha altresi' interrotto la sua discesa e si e' leggermente rafforzato sotto quota 121 nei confronti del dollaro. Tendenza positiva, invece, per i mercati cinesi, dopo che la banca centrare ha ampliato la liquidità' nel sistema.
Sempre sotto pressione Tokyo i titoli bancari, dopo che Mitsubishi UFJ Financial Group ha annunciato che i suoi profitti trimestrali sono scesi del 25%. Le ultime iniziative della Banca del Giappone sembrano destinate, almeno sul breve, a limare gli utili delle banche, il cui indice settoriale e' sceso in Borsa del 21% dall'inizio dell'anno.
Il calo delle quotazioni petrolifere rilancia i timori di un forte rallentamento dell'economia globale e finisce per indurre la banca centrale giapponese a esplorare nuovi territori di politica monetaria per evitare lo sgonfiamento di ogni aspettativa di inflazione. E' entrata nel vivo, intanto, la stagione degli utili aziendali, che culmina questa settimana e settimana prossima: se i bilanci degli ultimi trimestri appaiono per lo piu' positivi, gli investitori prestano attenzione alle previsioni ufficiali, che in vari casi vengono riviste al ribasso.
© Riproduzione riservata