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Tango bond: ai risparmiatori italiani un rendimento nominale annuo del…

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DOPO L’ACCORDO CON IL GOVERNO

Tango bond: ai risparmiatori italiani un rendimento nominale annuo del 2,74%

I Tango bond, ammantati da un riferimento artistico, il marchio con cui l'Argentina si vende al mondo, sono stati odiati e maledetti per 14 lunghi anni.
In ventiquattr’ore è cambiato tutto. L'accordo annunciato ieri dal governo di Buenos Aires e dalla Task force Argentina di Nicola Stock rappresenta una notizia eccellente per i detentori di titoli. Verrà corrisposto il 150% del capitale investito, ovvero un interesse annuo del 2,74% nominale, lo 0,82% reale. Un capitale bloccato ma che si è rivalutato in maniera più che accettabile, soprattutto date le aspettative negative che da sempre avvolgevano la vicenda.
È un accordo extragiudiziale, quello di ieri, che Stock ha saputo siglare con il nuovo governo di Mauricio Macri.
Enzo Farulla, economista italiano, già Raymond James, residente da molti anni a Buenos Aires, racconta al Sole-24 Ore i particolari dell'accordo.
«La trattativa con gli americani sarà certamente meno facile, i fondos buitres (i fondi avvoltoio, ndr) nell'immaginario collettivo argentino rappresentano il male assoluto, e per questo la trattativa sarà più serrata. Una vecchietta italiana che ha investito in tango bond e il miliardario Paul Singer sono visti in modo diverso dalla società e dal Parlamento argentini».

C'è il rischio, per gli italiani, di un blocco, di un boicottaggio del Parlamento argentino, che tecnicamente potrebbe votare contro l'accordo tra il ministro delle Finanze Luis Caputo e la Task force Argentina? «Bassissimo. Il rischio di un voto contrario all'accordo è infimo. Ci sarà un voto di scambio tra i peronisti che chiedono adeguamenti contrattuali e il rimborso agli investitori italiani».

Questo accordo restituisce credibilità all'Argentina, che vuole ritornare sul mercato dei capitali. E al tempo stesso toglie potere ai Fondos Buitres a cui è stata sfilata una quota importante, 900 milioni di dollari, sui 2,7 miliardi di dollari sotto la giurisdizione del giudice Thomas Griesa.
Intanto il rischio Paese dell'Argentina scende a circa 480 punti, inferiore a quello brasiliano. E pari a quello dell'Italia di qualche anno fa, quando arrivò a Palazzo Chigi Mario Monti, successore di Silvio Berlusconi.

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