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Draghi: forze globali concorrono per tenere bassa l'inflazione

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discorso alla bundesbank

Draghi: forze globali concorrono a tenere bassa l’inflazione

FRANCOFORTE - La Banca centrale europea non intende arrendersi alle forze dell'economia globale che “concorrono” nel tenere l'inflazione bassa. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha offerto un’altra indicazione che la banca si prepara ad adottare nuove misure di stimolo monetario nella sua riunione di marzo.

Sceso nella “tana del lupo” dei suoi critici più determinati, la sede di Francoforte della Bundesbank, davanti al presidente della banca cenale tedesca, Jens Weidmann, Draghi ha smontato le argomentazioni secondo cui la Bce dovrebbe attendere prima di ulteriori interventi, in quanto molti fattori che determinano la disinflazione, dalla demografia, ai prezzi del petrolio, alla globalizzazione, sono fuori dal suo controllo, o sono temporanei.

Draghi ha sostenutoche i rischi di un rinvio, che potrebbe portare a un radicamento della bassa inflazione (nei prossimi mesi potrebbe scendere di nuovo sotto zero ed è in ogni caso lontanissima dall'obiettivo di stare sotto, ma vicino al 2%) sono più alti di quelli di misure immediate.

Il presidente della Bce ha ricordato l'esempio della Federal Reserve negli anni 70, quando l'inflazione fu lasciata salire progressivamente fino a raggiungee il 15%. A quel punto l'intervento di Paul Volcker fu molto più drastico di quello che sarebbe avvenuto con un intervento più tempestivo.

Draghi riconsce che lo stimolo monetario può avere alcuni effetti collaterali, ma ha rivendicato il primato della lotta all'inflazione. «Ci sono delle sfide, ma non giustificano l'inazione», ha affermato. E si è dichiarato convinto che alla fine, una banca centrale determinata possa avere la meglio sulle forze disinflazionistiche. «Se non ci arrendiamo all'inflazione bassa - ha detto - e sicuramente non lo faremo, essa ritornerà a livelli coerenti con il nostro obiettivo».

Il presidente della Bce non ha però offerto alcuna indicazione su possibile misure che verranno esaminate dal consiglio del 10 marzo. Dopo il suo intervento, si è intrattenuto a lungo con Weidmann e il presidente della Banca centrale olandese, Klaas Knot, un altro dei consiglieri della Bce più critici nei confronti della linea promossa.

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