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concentrazioni industriali

La giapponese Asahi offre 3 miliardi di euro per rilevare l’italiana Peroni

TOKYO - Asahi Group Holsings pare ben intenzionata a non lasciarsi sfuggire l'occasione per quello che sarebbe il più grande investimento all'estero della Corporate Japan nel settore della birra. Il consiglio di amministrazione del gruppo ha formalizzato una offerta del valore di poco più di 400 miliardi di yen (oltre 3 miliardi di euro) che la mette in pole position per cercare di conquistare la Peroni e l'olandese Grolsch, i due marchi messi in vendita da SABMiller nel contesto della sua maxifusione con Anheuser-Bush InBev. Una operazione che supererebbe in valore quella con cui la rivale Kirin Holdings rilevo' nel 2009 il gruppo australiano Lion Nathan. Al momento, e' stato precisato, “nulla e' stato finalizzato”.
Asahi ha bisogno di cresce all'estero in quando la sua leadership sul mercato interno non garantisce un futuro sostenibile a causa delle limitatissime prospettive di crescita (anche per via del calo della popolazione). Il suo giro d'affari all'estero conta solo per poco più del 10%, assai meno delle concorrenti Kirin e Suntory, e finora e' per lo più' focalizzato su Asia e Oceania.
La conquista di Peroni e Grolsch si preannuncia molto costosa: il venditore può sputare un prezzo alto anche per via dell'interessamento di vari gruppi sia industriali sia di private equity. I due marchi interessano anche a Thai Beverage, mentre secondo le ultime indiscrezioni la filippina San Miguel si sarebbe ritirata dalla partita. L'annuncio della vendita potrebbe arrivare all'inizio di settimana prossima.

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