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Banca Etruria, il tribunale di Arezzo ha dichiarato lo stato di insolvenza

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istituti di credito nel mirino

Banca Etruria, il tribunale di Arezzo ha dichiarato lo stato di insolvenza

Il tribunale fallimentare di Arezzo ha appena dichiarato lo stato di insolvenza della ''vecchia'' banca Etruria. Da qui dovrebbe immediatamente discendere l'apertura del fascicolo per bancarotta fraudolenta da parte della procura aretina. Sta dunque per aprirsi un capitolo ben più grave sulla vicenda del dissesto finanziario dell'istituto di credito.

Verranno prese in considerazioni le decisioni e gli atti degli ultimi dieci anni, focalizzandosi in particolar modo su quanto accaduto dal 2012 in avanti, e non si esclude che la lista degli indagati potrebbe allungarsi. Sotto la lente degli inquirenti ci saranno dunque fidi concessi, consulenze, politica dei compensi. Al momento le ipotesi di reato sono state l'ostacolo alla vigilanza, l'emissione di fatture false, la mancata comunicazione di conflitto di interessi e la truffa. Quest'ultimo dossier è ancora in fase di sviluppo: in procura stanno continuando ad essere ascoltate persone che ritengono di essere state raggirate e indotte all'acquisto delle obbligazioni subordinate.

Le decisioni del Consiglio dei ministri del 10 febbraio
Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per la riforma delle banche di credito cooperativo ed altre misure per il sistema creditizio tra le quali il disegno di legge per la riforma del diritto fallimentare, il recepimento dell'accordo europeo sulle garanzie pubbliche alla cartolarizzazione dei crediti bancari in sofferenza Gacs. Tra i provvedimenti varati al termine di una riunione del consiglio durata quasi tre ore, è stata inserita l'esenzione dell'imposte di registro per le aste giudiziarie.

Non è stata prevista, invece, alcuna misura per gli indennizzi degli obbligazionisti di Carichieti, Carife, Banca Etruria e Banca Marche poiché il problema, ha assicurato il premier Matteo Renzi, sarà risolto in pochi giorni con la firma di un Dpcm e un decreto ministeriale che sono già pronti.

«Non c’è nessuno slittamento e nessun rinvio», ha sottolineato Renzi. Per indennizzare i risparmiatori delle quattro banche «non c'è bisogno di un decreto - ha spiegato - perché nella legge di stabilità si prevede già un percorso. Bisogna aspettare il dpcm e il decreto ministeriale che avverranno nei prossimi giorni».

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