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Crédit Agricole: 2015 record, uscirà da Casse Regionali:…

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I CONTI DEL GRUPPO FRANCESE

Crédit Agricole: 2015 record, uscirà da Casse Regionali: +14% in Borsa

Il Crédit Agricole semplifica la struttura del capitale dopo un 2015 all'insegna del record. Crédit Agricole Sa (CaSa), l'entità del gruppo quotata in Borsa, ha messo a segno lo scorso anno un utile netto di 3,51 miliardi di euro, in crescita del 50%, con un quarto trimestre particolarmente brillante e ha annunciato la cessione interna della sua quota (il 25%) delle Casse Regionali per un importo di 18 miliardi di euro. Indicazioni ottimamente accolte dalla Borsa di Parigi, dove CaSa chiude in progresso del 14,1% a 9,55 euro. Nel suo insieme il gruppo Crédit Agricole - che include integralmente le Casse Regionali, la storica radice territoriale della Banque Verte - ha segnato un utile netto di 6 miliardi di euro, in progresso del 23%. Il Crédit Agricole Sa registra «utili ai massimi storici», ha sottolineato l'ad Philippe Brassac nel corso di una conferenza stampa a Parigi.

L'uscita di CaSa dalle Casse Regionali (la quota sarà trasferita alla Sacam Mutalisation, società interamente detenuta dalle stesse Caisses) mira «a semplificare e rendere più trasparente la struttura del gruppo, in linea con le attese del Supervisore». L'operazione permetterà di rendere il gruppo «più leggibile da parte dei mercati», facilitando la comprensione delle performance delle varie divisioni e «contribuirà a ridurre lo sconto di complessità che pesa sul titolo Crédit Agricole Sa». Ne trarrà vantaggio anche la qualità e il livello di capitale di CaSa, con un Cet 1 pro forma già all'11%, obiettivo che era previsto per fine anno. L'operazione «ridarà a CaSa flessibilità finanziaria e capacità di manovra», ha sottolineato il presidente di CaSa, Dominique Lefebvre. Si tratta anche di «mettere fine al paradosso alquanto insopportabile che consiste nell'avere un grande gruppo bancario fortemente capitalizzato», ma con un'entità quotata in Borsa “regolarmente” nel mirino di dubbi sulla fragilità del suo capitale, ha aggiunto Brassac.

A CaSa, quotata dal 2011, fanno capo, oltre al 25% delle Caisses, le filiali nei servizi finanziari specializzati, nell'assicurazione, nel risparmio gestito, nella banca d'investimento, la rete retail in Francia (inclusa l'ex-Credit Lyonnais) e all'estero, tra cui Cariparma. L'uscita dalle Casse Regionali, preannunciata a gennaio e approvata ieri dai cda di CaSa e delle Caisses, è stata «accolta favorevolmente dal supervisore europeo» e attende ora il via libera dell'Amf (la Consob francese). Si prevede che venga realizzata nel terzo trimestre. Tornando ai conti, i risultati 2015 di CaSa sono superiori alle attese degli analisti che puntavano a un utile netto di 3,3 miliardi. Il margine di intermediazione nell'esercizio e' in progresso dell'8,5% a 17,2 miliardi per Casa e del 5,3% a 31,83 miliardi per l'intero gruppo. Nel quarto trimestre l'utile netto di CaSa e' stato di 882 milioni (+27,5%) e il margine di intermediazione di 4,29 miliardi (+10,6%). Brillante la performance dell'assicurazione e dell'asset management, sulla spinta dell'andamento record per Amundi. Di rilievo nel polo internazionale - come evidenzia lo stesso CaSa - l'apporto del gruppo Cariparma, che ha chiuso il 2015 con l'utile netto di 221 milioni, in crescita del 38% e una raccolta diretta in aumento del 5% a 39 miliardi. Il dividendo proposto dal cda del Credit Agricole Sa e' di 0,60 euro contro 0,35 euro per il 2014. Il gruppo presenterà il 9 marzo il piano a Medio Termine 2016-19.

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