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la giornata dei mercati

Borse, Tokyo chiude in rialzo (+0,9%) la seduta di inizio settimana

L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo dello 0,9% a 16.111,05 punti: il mercato azionario giapponese ha iniziato la settimana oscillando in entrambe le direzioni per poi orientarsi in territorio positivo dopo che lo yen ha annullato precedenti guadagni e i prezzi del greggio sono rimbalzati. Non a caso in positivo sono spiccati i titoli delle compagnie aeree.

Ma in sostanza la Borsa manca di una direzione precisa, dopo il forte recupero dell'indice generale Topix di settimana scorsa (+8%) seguito al crollo di oltre il 12% nell'ottava precedente.
Lo yen resta comunque relativamente forte sotto la soglia di un cambio a 113 sul dollaro, il che e' considerato penalizzante per le societa' esportatrici che hanno previsto un cambio superiore a 115. La divisa nipponica e' avanzata oggi soprattutto sulla sterlina britannica (fino a un cambio di poco superiore a 160 contro i 162,1 di venerdì' scorso), dopo che il pronunciamento del sindaco di Londra, Boris Johnson, in favore di una uscita dalla Ue del Regno Unito ha annullato il sollievo legato all'accordo a Bruxelles finalizzato ad evitare il “Brexit”. La sterlina risulta molto debole nei confronti anche delle altre principali valute.

Gli investitori ora attendono indicazioni che possano ridurre la volatilita' sui mercati dal G-20 che inizia prima del fine settimana a Shanghai: potrebbe arrivare qualche lume su orientamenti collettivi in favore della crescita. I punti-chiave appare comunque riferibile alle incertezze sull'economia statunitense e la politica della Fed, i dubbi sulla Cina e l'andamento delle quotazioni petrolifere. Il diffuso disappunto per l'introduzione di tassi negativi in Giappone ha contribuito alla forte instabilita' della piazza nipponica. Oggi il Governatore della Banca del Giappone, Haruhiko Kuroda, e' tornato a biasimare il recente ”eccesso” di avversione al rischio da parte degli investitori e difeso l'efficacia delle sue misure di espansione della politica monetaria, sostenendo che porteranno a un incremento dei crediti bancari e sosterranno i prezzi. I segnali dall'economia reale (con un Pil tornato a contrarsi nel quarto trimestre 2015) continuano a essere deboli: l'indice Markit/Nikkei Flash Japan PMI indica che l'attivita' manifatturiera sta rallentando, con una lettura di 50,2 a febbraio contro 52,3 nel mese precedente (decimo mese consecutivo sopra la soglia che separa espansione e contrazione). I nuovi ordini per l'export, in particolare, risultano in calo al ritmo piu' veloce da tre anni. Tra i singoli titoli, si segnala il rialzo di quello di Sharp, dopo le indicazioni sulla chiusura di un impianto e sulla decisione entro giovedi' sulle offerte concorrenti provenienti dalla taiwanese Foxconn e dal fondo parapubblico INCJ.

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