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Deutsche Bank chiude il «mini» buy-back in euro

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Deutsche Bank chiude il «mini» buy-back in euro

Meno della metà delle obbligazioni in euro, che Deutsche Bank aveva offerto di riacquistare nel momento di massima turbolenza sui mercati un paio di settimane fa, è stata presentata per il buyback. Un segnale, secondo una nota della più grande banca tedesca, del “miglioramento dell'atteggiamento dei mercati e della scelta degli investitori di mantenere la loro esposizione a Deutsche Bank”.
L'operazione ha portato al riacquisto di obbligazioni senior per 1,27 miliardi di euro su un totale massimo possibile di 3 miliardi, nonostante Deutsche Bank avesse migliorato i termini, per tener contro dell'aumento dei prezzi di mercato intervenuto nel frattempo. I conti del primo trimestre registreranno un guadagno sull'operazione di 40 milioni di euro, la differenza fra il valore di collocamento dei titoli e lo sconto al quale sono stati riacquistati.
E' ancora in corso la seconda parte del buyback, relativa a obbligazioni per 2 miliardi di dollari, che resta aperta fino all'11 marzo e della quale la banca di Francoforte comunicherà un esito preliminare la prossima settimana. Si prevede che anche in questo caso l'adesione sarà modesta. Sui titoli in dollari è scoppiata una controversia, in quanto alcuni erano stato collocati poco prima dell'annuncio da parte della banca di perdite superiori al previsto per il 2015. Qualche investitore ha lamentato una informazione inadeguata.

Deutsche Bank aveva annunciato l'operazione di riacquisto, dice la nota diffusa ieri, per fornire liquidità ai possessori dei questi titoli. Ma l'obiettivo era anche di rassicurare gli investitori nella fase più acuta della tempesta di mercato, che ha colpito i titoli bancari, azionari e obbligazionari, e in particolare quelli di Deutsche Bank. La causa occasionale delle vendite, nel caso della banca tedesca, era stata un'analisi di mercato che sollevava dubbi sulla sua capacità di far fronte alle cedole su obbligazioni più rischiose, i cosiddetti CoCo bond, o Additional Tier 1, sui quali il pagamento degli interessi può essere sospeso a determinate condizioni. La banca aveva emesso un comunicato in cui sosteneva di avere le risorse per i pagamenti per il 2016 e il 2017, ma le acque si sono calmate parzialmente solo con l'annuncio del buyback. Il nuovo amministratore delegato John Cryan aveva diffuso dichiarazioni rassicuranti e il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, si era mobilitato per due volte nel giro di tre giorni per sostenere la solidità della banca.
Successivamente, si è assistito a un generale miglioramento delle condizioni di mercato. Le azioni di Deutsche Bank hanno guadagnato il 15% dai minimi e le obbligazioni hanno recuperato terreno.
Qualche analista del settore bancario sostiene che con questa operazione, e nonostante il recente miglioramento dei mercati, Deutsche Bank non ha risolto problemi di più lungo periodo, come il successo del piano di ristrutturazione in corso, la futura redditività della banca e le incognite legate a future cause legali, dopo che negli ultimi anni è stata coinvolta in una lunga serie di scandali.

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