Finanza & Mercati

La Bce chiede a Carige un nuovo piano industriale, il titolo crolla…

  • Abbonati
  • Accedi
banche

La Bce chiede a Carige un nuovo piano industriale, il titolo crolla (-9,6%)

La Bce chiede a Carige un nuovo piano industriale, il titolo crolla in Borsa
La Bce chiede a Carige un nuovo piano industriale, il titolo crolla in Borsa
Andamento titoli
Vedi altro

Banca Carige venerdì affonda in Borsa dopo il balzo della vigilia e la diffusione ieri in serata di una lettera in cui la Bce richiede alla banca un nuovo piano. Il titolo è stato il peggiore del listino e ha chiuso in calo del 9,6% a 0,57 euro, dopo che giovedì aveva messo a segno un balzo del 6,4 per cento.

Le vendite sono scattate dopo che il cda ha dovuto rivedere al ribasso i risultati consolidati del 2015, rispetto ai preliminari illustrati il mese scorso, alla luce di una lettera ricevuta dalla Bce. Secondo un primario broker, «le richieste della Bce puntano ad avere rassicurazioni sul fronte del funding, ad aggiornare il business plan alle nuove assicurazioni macro e, in vista della nomina del nuovo cda di Carige (31 marzo), a valutare opzioni strategiche come M&A e cessione di crediti deteriorati».

Dopo la comunicazione della Bce, il cda ha svalutato completamente l'avviamento residuo di Banca Carige (5,7 mln euro) per tenere conto delle difficoltà di mercato. Il 2015 quindi si chiude con una perdita di 101,7 mln euro rispetto ai 44,6 mln comunicati l'11 febbraio scorso. La svalutazione ha effetti solo contabili e non ha impatti sui requisiti patrimoniali (il Cet1 ratio rimane al 12,2%). La Bce ha chiesto a Carige di presentare un nuovo funding plan entro il 31 marzo 2016 e un nuovo piano industriale entro il 31 maggio 2016 che tenga conto del deterioramento dello scenario economico e nuove considerazioni sulle opzioni strategiche del gruppo. «La banca - scrive Carige - ha operato per ottemperare alle indicazioni dell'Autorità di Vigilanza e per creare le condizioni affinché il cda che sarà nominato dalla prossima assemblea possa effettuare le scelte strategiche più adeguate per lo sviluppo della banca e del gruppo».

Sul fronte della liquidità Carige «mantiene una solida posizione con disponibilità liquide e attività libere stanziabili superiori ai 2 mld e un Liquidity Coverage Ratio superiore al 100%, al di sopra del target minimo richiesto da Bce (90%). Per rafforzare la posizione di liquidità, la banca ha emesso, nel mese di febbraio, due nuovi covered bond retained (850 mln) e ha avviato la realizzazione di due nuove operazioni di cartolarizzazione di un portafoglio di leasing e di un portafoglio di prestiti personali e cessione del quinto originato dalla controllata Creditis, con un positivo effetto sulla liquidita' stimato in circa 500 milioni.

È stata intanto presentata la lista di minoranza da parte degli investitori istituzionali facenti capo a Assogestioni per il rinnovo del cda. Il comitato dei gestori ha reso noto che Arca Sgr, Eurizon Capital, Fideuram Investimenti, Fideuram Asset Management, Interfund Sicav, Alleanza Assicurazioni, Mediolanum Gestione Fondi e Mediolanum International Funds hanno depositato una lista di minoranza composta da Giulio Gallazzi, Mariella Tagliabue e Massimo Desiderio. I gestori che hanno presentato la lista - si legge nella comunicazione - sono titolari di oltre il 2% delle azioni ordinarie della società. È questa la prima lista di minoranza presentata ufficialmente per Carige. Attesa anche una lista da parte di Gabriele Volpi e da parte del patto tra Coop Liguria, la Fondazione Cr Savona e Fondazione Cr Carrara.

© Riproduzione riservata