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Lse, ipotesi di rilancio di Ice e Cme

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Lse, ipotesi di rilancio di Ice e Cme

  • –Leonardo Maisano

londra

Chiariti i termini dell’aggregazione lungo la direttrice Francoforte-Londra e Milano, ora la palla è nel campo americano. La deadline per Ice e Cme, entrambi apparentemente determinati a rilanciare per assicurarsi London stock exchange group, è il 29 marzo. Jeff Sprecher, ceo di Intercontinental Exchange, sta muovendosi per garantirsi i finanziamenti necessari a contrastare un deal ormai definito nei particolari. Cresce insomma la sensazione che la partita per Lse non si affatto finita e che il rilancio americano sia imminente. Ma non c'è solo interesse negli Usa. Rimbalzano voci, raccolte da Reuters, secondo cui Euronext Nv starebbe considerando la possibile acquisizione di eventuali aree di business di Lse e Deutsche. Bnp e Rothschild sono al lavoro per conto della società che gestisce i listini di Parigi, Amsterdam, Lisbona e Bruxelles, spin off dal gruppo finito anni fa sotto il controllo di Ice. Euronext Nv che ha una capitalizzazione di 2,6 miliardi di euro teme di essere schiacciata dal gigante europeo che si va formando e per questo è interessata a crescere. In particolare guarda – secondo indiscrezioni - a quelle aree del clearing che i regolatori potrebbero imporre a Lse e Deutsce di dismettere. Il gruppo britannico, lo ricordiamo, controlla Lch Clearnet, mentre a quello tedesco fa capo Eurex. Una fonte anonima citata da Reuters s'è spinta a immaginare anche la possibile cessione di Borsa Italiana a Euronext Nv.

Il tam tam delle indiscrezioni da giorni lega il destino di piazza Affari anche al possibile rilancio americano. Si parla della possibile vendita di Borsa Italiana nel caso Ice riuscisse a garantirsi il controllo di Lse. Analogo potrebbe essere il ragionamento nel caso dagli Usa muovesse Cme. Nell'intervista al Sole 24 Ore di ieri il ceo di Lse, Xavier Rolet, ha escluso che l'intesa con Deutsche possa comportare lo spin off del listino milanese.

Il mercato ieri ha premiato marginalmente Lse (più 0,45) mentre Deutsche ha perduto l'1’7 per cento.

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