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Marchionne: «No a un’alleanza con Psa, limiterebbe le scelte…

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Marchionne: «No a un’alleanza con Psa, limiterebbe le scelte future»

Sergio Marchionne ha subito chiuso da Chicago all'apertura di ieri dell'amministratore delegato del gruppo auto francese Peugeot Citroen per un'alleanza con Fiat Chrysler Automobile:”Non e' una cosa da farsi - ha detto secco Marchionne - se ci sono dei vantaggi, e alcuni ci sono, sono troppo pochi, e comunque un'alleanza di quel genere limiterebbe le scelte di FCA guardando in avanti.

Andremmo a rafforzare la posizione in Europa senza risolvere il problema fondamentale dell'industria”. Marchionne ha subito spiegato che il limite sarebbe quello di rendere piu' difficile il matrimonio con altri gruppi globali che offrono maggiori sinergie e ai quali Marchionne, senza fare nomi, ha invece detto di essere aperto:”Siamo ideali per alcuni” ha spiegato Marchionne, ma non per Psa. E ha dato le sue ragioni strategiche “il grande vantaggio di Fca come potenziale partner in un processo di consolidamento è che riesce a coprire in modo intelligente tre parti del globo: il Nord America, l'Europa e l'America Latina. Vero in questo momento il Sud America è debole, ma guardate quanto le cose stanno cambiando in Argentina con Mauricio Macri”. Comunque sia, l'America Latina “continua a essere un problema per noi come per tutti” continua Marchionne, sottolinea che in Brasile la situazione politica “andra' chiarita”. Un riferimento questo alle pressioni perche Dilma Rousseff, travolta da una procedura di impeachment si dimetta. Il Presidente brasiliano soffre per lo scandalo di corruzione che ha colpito la compagnia petrolifera di Stato Petrobras, per avere apertamente salvato il suo predecessore Luiz Inácio Lula da Silva nominandolo a Capo di Gabinetto. Lula e' accusato di riciclaggio e di avere nascosto al Fisco il possesso di un immobile di lusso sul mare. In Brasile, “dopo quel chiarimento credo che le cose ripartiranno ma fino a quando non si arriva a quel momento di stabilità politica non potremo parlare di un futuro buono” ha detto Marchionne prendendo una posizione politica molto chiara.

Guardando agli altri orizzonti globali che riguardano direttamente FCA, Marchionne, aperto ieri al dialogo su ogni tema, dalle elezioni americane alle macchine che guidano da sole, ha ammesso che come azienda oggi FCA e' più deboli di altri in Cina “dove stiamo cercando di crescere soprattutto con Jeep”
Marchionne punta anche a un obiettivo molto ambizioso in Europa, e lo riconosce :”vogliamo che un quinto delle vendite di Suv in Europa siano nostre. Per questo spingeremo molto Jeep, anche se mi rendo che sara' difficile perche' ora siamo lontanissimi da quell'obiettivo mentre ci siamo arrivati molto vicini qui in Nord America”. Marchionne e' in generale “molto contento” di quello che FCA e' riuscita a fare in termini di diversificazione di prodotti. Ha detto che a Melfi gli impianti sono attivi 24 ore su 24 e ha confermato di avere fiducia nella Ferrari: “e' una questione di volatilita' dei mercati, ma non abbiamo dubbi che il marchio fara' benissimo”.

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