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Ubi Banca, prima assemblea da Spa. La lista dei fondi batte il patto…

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L’ASSISE DEI SOCI A BERGAMO

Ubi Banca, prima assemblea da Spa. La lista dei fondi batte il patto dei grandi soci per la nomina del Cds

Si è svolta oggi, nei padiglioni della fiera di Bergamo, l'assemblea di Ubi Banca per il rinnovo del Consiglio di sorveglianza, la prima assise dei soci affrontata dall'ex istituto popolare nella nuova forma giuridica di Spa.

Nel corso del suo intervento, l'a.d. Victor Massiah ha annunciato che la banca è al lavoro su un nuovo piano industriale che sarà varato entro il primo semestre dell'anno mentre è allo studio il progetto della banca unica. «Il management è impegnato a presentare il piano entro il primo semestre di quest'anno», ha detto Massiah in assemblea. «Verificheremo - ha aggiunto - la fattibilità e i possibili miglioramenti economici e gestionali derivanti dalla soluzione di una banca unica». E citando lo scrittore Alessandro Baricco, ha concluso: «Sono i grandi momenti della storia che bisogna saper affrontare».

Il manager è intervenuto anche sul tema del risiko bancario, che vede Ubi tra i possibili protagonisti. Sfumata la possibile alleanza con Bpm – che ha appena annunciato una lettera di intenti con il Banco Popolare - ad oggi per Ubi non «c’è dossier aperto». Massiah ha sottolineato che «una fusione non è di per sé una buona operazione» e che negli anni scorsi solo «un’aggregazione su due» ha dimostrato di potere «creare valore». Al contrario, per essere una «buona operazione», la fusione deve avere «chiarezza assoluta sulla creazione di valore e sulla governance». «Non ci si può permettere di creare soluzioni bizantine - ha aggiunto Massiah - perché che altrimenti i piani non si portano a casa».

Tra i punti all'ordine del giorno dell'assemblea ci sono in particolare l'approvazione del dividendo (11 centesimi per azione rispetto agli 8 centesimi del 2015) e la nomina del nuovo Consiglio di Sorveglianza. Scontata la riconferma dell'attuale board guidato da Andrea Moltrasio, che garantirà l'appoggio a Victor Massiah per il ruolo di Ceo e di Franco Polotti al timone della presidenza del Cdg.

L’esito del voto è stato a favore della lista di minoranza, appoggiata dalle Sgr e dai fondi di investimento. Gli investitori istituzionali hanno ottenuto il 51,1% dei voti in assemblea a fronte del 48,48% dei voti ottenuti dal 'listone' del patto di sindacato formato dall’”anima bresciana” del gruppo (il Sindacato Azionisti Ubi Banca), il fronte “bergamasco” (Patto dei Mille) e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

La lista dei fondi non avrà comunque la maggioranza del cds di Ubi Banca ma entrano tutti e tre i suoi componenti: Giovanni Fiori, Paola Gannotti e Patrizia Giangualano. Della lista del patto, con quindici componenti e arrivata a sorpresa seconda, entrano i primi tre nomi (Andrea Moltrasio, Mario Cera, Armando Santus) e vengono dichiarati eletti dall'assemblea gli altri nove: Gian Luigi Gola, Pietro Gussalli Beretta, Pierpaolo Camadini, Letizia Bellini Cavalletti, Renato Guerini , Giuseppe Lucchini, Francesca Bazoli, Sergio Pivato, Alessandra Del Boca.

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