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Technogym verso Piazza Affari Forchetta di prezzo: 3-3,75 euro

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Technogym verso Piazza Affari Forchetta di prezzo: 3-3,75 euro

La prima matricola di Borsa del 2016 sarà Technogym. Dopo Ferrari (che però è stata una scissione da Fca, non una vera e e propria quotazione), arriva il re della forma fisica Neri oAlessandri. Ieri è ufficialmente partito il cammino verso Piazza Affari, dove Technogym conta di sbarcare entro metà maggio: ha debuttato il “road show”, gli incontri con gli investitori istituzionali. In Borsa Italiana incrociano le dita: è un’attesa matricola, che arriva quasi a metà anno perché il tracollo di gennaio ha congelato il mercato e andrà a rimpolpare la pattuglia dei titoli del «Made in Italy». La quotazione riporta pure in auge Milano come «Borsa del lusso e del lifestyle», mantra di Raffaele Jerusalmi l’uomo di Borsa Italiana. Ieri, da Londra, l’azienda dei fratelli Alessandri (Nerio e PierLuigi) ha alzato il sipario sull’Ipo: il “tour” durerà 10 giorni, fino al 28 aprile, toccando Francoforte, Parigi, New York e Boston. Tra le varie tappe, anche Milano, ma al momento il quando non è noto perché manca l’imprimatur di Consob al prospetto informativo. Il primo debutto del 2016 a Piazza Affari sarà una «Blue Chip» da 750 milioni di capitalizzazione. Esce, in parte il fondo Arle (che collocherà il 28,7%), mentre Nerio e il fratello PierLuigi rimarranno col 60%.

Il Re del Wellness Nerio Alessandri si prepara a mettere in forma Piazza Affari. Technogym, il big mondiale tapis roulant, macchin e attrezzi per lo sport, dà ufficialmente il via al cammino verso la Borsa: ieri è partito il “road show”, gli incontri con gli investitori istituzionali. In Borsa Italiana incrociano le dita: sarà la prima matricola del 2016, che arriva quasi a metà anno perché il tracollo di gennaio ha congelato il mercato (si veda altro pezzo in pagina) che andrà a rimpolpare la pattuglia dei titoli del «Made in Italy»; e riporta pure in auge Milano come «Borsa del lusso e del lifestyle», mantra di Raffaele Jerusalmi l'uomo di Borsa Italiana.

Ieri, da Londra, l'azienda dei fratelli Alessandri (Nerio e PierLuigi) ha alzato il sipario sull'Ipo: il “tour” durerà 10 giorni, fino al 28 aprile, toccando Francoforte, Parigi, New York e Boston. Tra le varie tappe, anche Milano, ma al momento il quando non è noto perché manca l'imprimatur di Consob al prospetto informativo. Il primo debutto del 2016 a Piazza Affari (a onor del vero c'è stata anche Ferrari il 4 gennaio, ma, a essere puristi, era solo una scissione, non un'Ipo) sarà una «Blue Chip» da 750 milioni di capitalizzazione. Solo col via libera formale delle autorità si avranno tutti i dettagli dell'operazione: per ora, quelli comunicati dall'azienda romagnola, hanno svelato i dettagli sulla forchetta di un prezzo.

Le azioni saranno offerte in un range tra 3 e 3,5 euro: ne consegue che Technogym avrà una dimensione minima di 603 milioni fino a un massimo di 753 milioni. Un prezzo un po' più basso rispetto alle indiscrezioni circolate nei mesi scorsi, in cui si ipotizzava un valore attorno al miliardo, usando un multiplo di 12 volte sulla redditività 2015 (che è stata di oltre 80 milioni). L'anno scorso Technogym ha toccato un giro d'affari di 511 milioni (+10%) mentre il Mol è addirittura balzato del 40%, a 86,7 milioni. Non ci sono praticamente debiti: 38 milioni, meno della metà del margine operativo. È stata scelta una forchetta di prezzo meno “tirata” che punta a lasciare un margine di crescita al titolo dopo la quotazione (upside, in gergo). L'Ipo sarà tutta in Opv (offerta pubblica di vendita), ossia saranno gli attuali azionisti a offrire sul mercato le loro azioni, incassando così liquidità. Non ci saranno aumenti di capitale. A cedere i propri titoli è il fondo Arle (sorto sulle ceneri del private equity inglese Candover) che oggi detiene il 40% dell'azienda e che collocherà, tramite la scatola Salhouse Holding, il 28,75%. Post-quotazione, Arle rimarrà azionista di minoranza con una quota del 12% circa. L'imprenditore romagnolo e suo fratello, che custodiscono il 60% della loro creatura tramite la holding Wellness, non vendono alcuna azione e rimangono saldi al comando.

La scelta di andare in Borsa, nonostante l'estrema volatilità, è un forte segnale di ottimismo di Alessandri, e soprattutto dei suoi advisor Goldman Sachs, Jp Morgan e Mediobanca, sull'accoglienza che un marchio globale e arcinoto avrà sul mercato. «Per noi è un progetto a lungo termine, lo sbarco in Borsa avviene a prescindere dalle fluttuazioni dei mercati - è il pensiero dell'imprenditore - E soprattutto, è una scelta fatta anche in un'ottica di managerializzazione dell'azienda». Per un personaggio carismatico come Alessandri, la Borsa rappresenta un traguardo imprenditoriale e un trampolino industriale.
Technogym vuole arrivare a essere il numero uno al mondo nello “stare in forma”: la prossima estate, in Brasile, per la sesta volta di fila l'azienda italiana sarà il fornitore ufficiale delle Olimpiadi.

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