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A2A punta al controllo di Acsm-Agam

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A2A punta al controllo di Acsm-Agam

  • –Cheo Condina

MILANO

Ormai definita la partnership con Linea Group, A2A punta alla maggioranza di Acsm-Agam, la storica società energetica dei territori di Como e Monza di cui già detiene il 23,9%. L’operazione, oggetto di intense trattative nelle ultime settimane, potrebbe così rappresentare il secondo tassello del progetto “Multiutility dei territori”, la cui filosofia è stata più volte ribadita dal presidente Giovanni Valotti: «attivare alleanze con altri operatori per farli crescere valorizzandone i punti di forza, come un sistema solare con tanti satelliti in cui i più piccoli si ingrandiscono».

La partita su Acsm-Agam, come anticipato da Il Sole 24 Radiocor Plus, è imperniata sull’acquisto dell’8,25% della società dal Comune di Como, oggi titolare del 24,8% del capitale. Il consiglio comunale lariano è chiamato domani a dare l’ok alla cessione, anche se il dibattito si annuncia intenso e l’esito della votazione non appare scontato. In caso di semaforo verde da Como, A2A rileverà contemporaneamente anche circa il 9% di Acsm dal Comune di Monza, altro socio forte con il 27,1% e da cui era già stato comprato il 2% a dicembre. Così facendo il gruppo guidato da Luca Valerio Camerano salirebbe poco sopra il 40% e, come già accennato nei giorni scorsi da Roberto Scanagatti, sindaco di Monza e presidente di Anci Lombardia, sarebbe chiamata a lanciare un’offerta – molto probabilmente mista, sia di acquisto che di scambio (con azioni A2A) – sul flottante di Acsm (circa il 23%), a fronte di una capitalizzazione complessiva della società oggi pari a 121 milioni. L’eventuale offerta non è stata ancora oggetto di discussione del cda di A2A ma è di fatto già scontata da Piazza Affari visto che il titolo Acsm (ieri +0,7% a 1,6 euro) è ai massimi storici e da fine marzo ha recuperato oltre il 15%. Allo stesso tempo, è plausibile che il prezzo dell’offerta stessa ricalchi quanto offerto ad A2A alle due amministrazioni per rilevare le quote. La multiutility lombarda, che ieri ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 1,2 euro (ai massimi da gennaio), si era peraltro già mossa nelle scorse settimane per fare nuova provvista di azioni proprie (che verranno utilizzate anche nella transazione per rilevare il 51% di Linea Group), avviando un nuovo programma di buy back fino all’1,9% del capitale.

Se tutto andrà per il verso giusto, è molto probabile che con i Comuni di Como e Monza verrà definito un nuovo patto di sindacato che tutelerà le amministrazioni sulle decisioni che riguardano gli investimenti sul territorio. «La maggioranza pubblica non è determinate – ha dichiarato nei giorni scorsi il sindaco Scanagatti – Per portare avanti i progetti servono partner industriali e A2A non ha interesse a incorporarci, piuttosto a mantenere la società operativa nei nuovi settori. Puntare solo sul mercato del gas può essere molto rischioso, bisogna avere anche un ruolo sull’efficienza energetica e sulle smart city». Acsm-Agam, che ha chiuso il 2015 con un Ebitda di 40 milioni, un utile di 12 milioni e debiti netti per 121 milioni, è specializzata soprattutto nella vendita di energia elettrica e gas (in cui vanta complessivamente oltre 170 mila clienti ma l’obiettivo è di arrivare a 250 mila nel 2019) e nelle reti, con presenze comunque importanti nel teleriscaldamento e nella filiera ambientale. Tutti settori in cui possono essere sviluppate sinergie significative con A2A.

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